Ha preso il via oggi, giovedì 30 marzo, presso la Fondazione Toscana Life Sciences, il meeting annuale del Council of European BioRegions (CEBR), la rete europea dei cluster tecnologici del settore scienze della vita che conta 37 membri e partner in tutto il mondo. Per accogliere i delegati provenienti da Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Lussemburgo, Lituania e Grecia, sono arrivati a Siena anche i rappresentanti delle principali organizzazioni nazionali del settore, dal Cluster ALISEI all’Associazione Italiana dei Parchi Scientifici e Tecnologici. Il meeting di CEBR, in programma anche domani, sarà l’occasione per il fare il punto sull’attività del network, per aprire un confronto su temi chiave dello sviluppo di settore, dagli investimenti all’internazionalizzazione, e per presentare case history di rilievo. Per la prima volta, infatti, l’appuntamento annuale dell’associazione ospiterà interventi esterni per presentare realtà di impresa innovativa, esperienze positive di network e approfondimenti tematici di interesse per la rete.
“Il CEBR rappresenta da oltre dieci anni migliaia di piccole e medie imprese e oltre duecento fra università e centri di ricerca europei – spiega Francesco Senatore, business develoment di TLS e membro del consiglio direttivo del CEBR – con l’obiettivo di lavorare insieme per fare massa critica e supportare la pianificazione e la gestione dei cluster attraverso la condivisione di buone pratiche e iniziative comuni tra le regioni europee. L’organizzazione in cluster tecnologici, soggetti deputati a fare da ponte fra la ricerca scientifica e lo sviluppo di impresa nei settori più innovativi della conoscenza, si basa soprattutto sulla costruzione ed animazione di reti di relazione in grado di supportare la filiera dell’innovazione. I membri del CEBR lavorano per creare una sorta di “rete delle reti” in grado di mettere a disposizione delle realtà produttive locali opportunità di sbocco a livello globale. Il fatto che dopo molti anni l’annual meeting si svolga in Italia è anche un riconoscimento dell’impegno che negli ultimi anni TLS ha dimostrato acquisendo una posizione strategica nel panorama europeo dei principali BioCluster Regionali”.
Il programma. Ad aprire i lavori e fare gli onori di casa è stato il presidente di Toscana Life Sciences, Fabrizio Landi, che ha offerto una panoramica sulle più recenti attività della Fondazione. Sono intervenuti, tra gli altri, Daniela Corda, membro del Consiglio Direttivo del Cluster Tecnologico Nazionale Alisei – Scienze della Vita, Gianluca Carenzo, presidente dell’Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici italiani e Claudia Nardini, direttrice del Gruppo ricerca di Kedrion Biopharma. Gli interventi riprenderanno la mattina di venerdì 31 marzo quando è prevista anche la relazione di Rino Rappuoli, Chief Scientist GSK Vaccines, che parlerà di vaccini e pandemie. Nel corso della due giorni saranno presentati anche i risultati della survey sui cluster europei realizzata dal CEBR e saranno proposte le attività dei nuovi SIG (Special Interest Group), i gruppi tematici di cui l’associazione si è dotata per approfondire aspetti specifici delle diverse aree di specializzazione.
Fondazione Toscana Life Sciences. TLS è un ente no-profit che opera sul panorama regionale come facilitatore di sistema per supportare le attività di ricerca nel campo delle scienze della vita e sostenere lo sviluppo di progetti dalla ricerca di base all’applicazione industriale. L’incubatore TLS ospita e affilia oltre trenta soggetti tra aziende biomediche, gruppi di ricerca e società di servizi che operano nel campo della ricerca e sviluppo di nuovi farmaci, diagnostici e dispositivi medici, e dà accesso a un’ampia gamma di servizi qualificati, strumentazioni tecnologiche e facility avanzate sia alle aziende incubate sia a soggetti esterni. I soci fondatori di TLS sono la Regione Toscana; la Fondazione Monte dei Paschi di Siena; il Comune di Siena; la Provincia di Siena; le Università di Siena, Pisa e Firenze; le Scuole di alta formazione Sant’Anna e Normale di Pisa e l’Istituto di alti studi Ima di Lucca; l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese; la Camera di Commercio di Siena e la Banca Mps.