I due avevano stipulato un contratto per la fornitura elettrica a nome di una 31enne residente a Siena, falsificandone la firma.
La vittima è venuta a conoscenza del raggiro alla ricezione di una fattura dell’importo di 43 euro per l’energia elettrica erogata e ha sporto denuncia nei confronti dei predetti procacciatori.
Grazie alle indagine svolte dai Carabinieri, il reato non è stato consumato: i due procacciatori di contratti, avendo intuito di essere stati scoperti, nel tentativo di bloccare l’azione penale, hanno provveduto ad inviare alcuni sms di scuse alla donna, sostenendo che si fosse trattato di un loro semplice errore.
Sono in corso indagini volte a verificare se le due persone denunciate abbiano operato allo stesso modo in altre circostanze, allo scopo di lucrare provvigioni dalla società per la fornitura di energia elettrica, con particolare attenzione per le persone anziane o per quei soggetti vulnerabili che possano non essersi resi conto del raggiro.