Il festival di Radicondoli ha avuto la capacità di mantenere la struttura di officina creativa, aperta ai nuovi influssi del teatro contemporaneo, senza schematismi ideologici, ma nello stesso tempo, negli ultimi anni, ha cercato di superare l’idea di rassegna effimera, aprendo altri sguardi su nuovi territori linguistici, nella convinzione che Radicondoli sia un luogo di esperienza artistica e di progettazione, in un dialogo diretto e intimo con il pubblico.
In questa ultima edizione, la focale si è spostata ancora di più, verso quel magma di terra, erba, boschi che vive intorno al paese, facendo diventare i bellissimi dintorni di Radicondoli una geografia segreta di un mondo a parte. Nel programma 2016 è presente come sempre, una forte attenzione per la drammaturgia contemporanea, anche con una linea narrativa tragicomica, con testi di importanti di autori contemporanei che parlano della nostra società e delle memorie della guerra. Il denso programma contiene molte sonorità, con spettacoli e concerti che uniscono differenti generi musicali, con una attenzione alle altre culture, in particolare quella africana, sempre di grande stimolo dal punto di vista musicale, culturale e estetico e il festival inizia il 22 luglio, proprio con una grande testimone della musica africana, in esclusiva per l’Italia, Mama Sadio, una straordinaria vocalist che unisce il folk e la tradizione ai nuovi ritmi contemporanei. Inoltre ci sarà spazio per le fiabe i gli spettacoli per i bambini, gli stage di danza e yoga, l’ottava rima, le degustazioni e la musica al dopofestival dopo le 23.