Si tratta del secondo appuntamento internazionale RIMOG, che vede il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute, e che si focalizza sull’aumento di casi di pazienti oncologici over 65.
“Gli over 65 rappresentano oggi il 20.8% della popolazione italiana ma questa percentuale, entro il 2030, è destinata a salire fino al 26,5% – afferma il Professor Guido Francini -. Se si combina tale dato con quello che il 60% delle diagnosi di cancro e il 69% delle morti per cancro oggi interessano i pazienti over 65 anni, è facile desumere come il campo dell’oncologia geriatrica diventerà, nei prossimi decenni, un punto di riferimento per tutti gli oncologi”.
‘New and Emerging Therapeutic Options in Geriatric Oncology’ è il titolo del congresso che si tiene in partneship con il GOGI, Gruppo di Oncologia Geriatrica Italiano del quale è presidente lo stesso professor Francini: “È ormai noto, che le terapie oncologiche sono gravate da tossicità di vario ordine e grado – conclude Francini – Nel paziente anziano lo stato funzionale, la sfera cognitiva, il grado di supporto sociale possono influenzare le indicazioni del trattamento”.
I lavori del congresso tratteranno gli aspetti terapeutici più innovativi nell’ottica della sostenibilità per il Sistema Sanitario Nazionale.