Hanno partecipato alla manifestazione il prefetto, le autorità provinciali, i sindaci dei 36 Comuni della provincia con i loro gonfaloni ed i priori delle Contrade di Siena, che hanno fatto dono al Comando provinciale dell’Arma delle diciassette bandiere che da oggi saranno custodite in modo permanente nei locali della caserma della Benemerita.
Nel corso della cerimonia, il colonnello Manca ha illustrato il bilancio dell’anno operativo appena trascorso con i risultati conseguiti. Questo il discorso integrale del comandante provinciale dell’Arma:
“Autorità, gentili signore, illustri ospiti, carabinieri tutti,
la Benemerita celebra oggi la sua festa, il 202esimo compleanno, nell’anniversario della concessione della prima medaglia d’oro al valor militare.
Prima di rivolgere il mio cordiale e grato saluto a coloro che, con la loro odierna presenza, hanno inteso condividere la ricorrenza al nostro fianco, lasciatemi esprimere un pensiero commosso a tutti i carabinieri che si sono sacrificati per la difesa della patria e nella lotta alla criminalità per la sicurezza delle istituzioni. Idealmente, per tutti gli eroi dell’Arma, il ricordo va al maresiallo Silvio Mirarchi, barbaramente colpito a morte pochi giorni fa nelle campagne trapanesi, ai nostri commilitoni Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano, caduti nel 1982 a Monteroni d’Arbia sotto il fuoco terrorista, a Mario Forziero e Nicola Campanile, appena commemorati qui a Siena a 26 anni dalla loro morte. Un affettuosissimo saluto va alla signora Annida Tassi, oggi tra noi e figlia del carabiniere partigiano Vittorio Tassi, Medaglia d’oro al valor militare che tra 10 giorni ricorderemo con una sentita cerimonia a Radicofani.
Sono inoltre presenti l’appuntato Vito Torres, Medaglia al valor militare, che fu gravemente ferito nel 1992 in un conflitto a fuoco con una banda di camorristi nel casertano, ed il brigadiere Cosimo Visconti, Croce al Merito dell’Arma dei carabinieri, ferito nell’attentato di Nassyria del 2003. Vito e Cosimo siamo felici che abbiate voluto partecipare agli odierni festeggiamenti.
Autorità, illustri ospiti, cari amici,
grazie di vero cuore, a nome di tutti i carabinieri del Comando provinciale, per aver accolto il nostro invito. La calorosa partecipazione alla cerimonia di oggi conferma l’affetto del popolo senese – del capoluogo e di tutta la provincia – nei confronti dell’Arma dei Carabinieri. Siamo onorati, felici e riconoscenti. Nel contempo, siamo pienamente consapevoli delle responsabilità che ricadono sulle nostre spalle e cercheremo sempre di essere all’altezza delle aspettative di sicurezza delle comunità di questo meraviglioso territorio, baciato dalla dea della bellezza.
Il mio deferente e grato saluto va ai rappresentanti delle istituzioni, a partire da quelle statali che svolgono le funzioni a loro delegate con grande competenza, attuando una esemplare cooperazione, a tutela della sicurezza dello Stato e della legge, a difesa dei diritti e delle libertà dei singoli.
Mi riferisco al signor Prefetto, unanimamente apprezzato per l’illuminata attività di coordinamento, ed ai suoi preziosi collaboratori, alla magistratura requirente (che ci dirige nelle delicate funzioni di polizia giudiziaria, sotto la straordinaria guida del procuratore Salvatore Vitello il cui prestigioso apprezzamento e concreto sostegno continuiamo a ricevere ogni giorno), alla magistratura giudicante, alla Polizia di Stato con al vertice il signor Questore, punto di riferimento per le attività di pubblica sicurezza insieme al suo validissimo staff, alle altre forze di polizia e corpi armati dello stato, alle forze armate, i cui rispettivi Comandanti mi onorano della loro amicizia.
Un ringraziamento caloroso ai rappresentanti delle amministrazioni locali a carica elettiva, dal presidente della Provincia, al presidente della Camera di Commercio, ai presidenti degli ordini professionali, ai tanti sindaci presenti (un saluto particolare ed estremamente sentito a voi tutti per essere qui, così numerosi e con i vostri gonfaloni: grazie davvero per il regalo che ci avete fatto e per la chiara testimonianza del legame tra le rispettive comunità e l’Arma).
Un pensiero grato al sindaco di Siena per la quotidiana collaborazione che, unitamente alla sua giunta, fornisce all’Arma ed alle altre istituzioni al fine comune di individuare soluzioni e risposte alle complesse esigenze del capoluogo.
Consentitemi in questo momento di indirizzare la riconoscenza di tutti i carabinieri, e la mia personale, nei confronti del Rettore del Magistrato e dei Priori delle diciassette Contrade per il loro straordinario ed emozionante gesto di donare le bandiere affinché siano custodite in modo permanente nei nostri locali. Si tratta di un unicum per la storia tra Siena e l’Arma, una storia che scrive pagine memorabili anche nei momenti più caldi del Palio quando il drappello dei carabinieri a cavallo anticipa con la carica le tensioni della carriera. Sono veramente orgoglioso di essere testimone di questo magnifico dono la cui portata appare evidente e non ha bisogno di ulteriori sottolineature.
Ed infine rivolgo un sentito saluto agli organi di informazione, di cui abbiamo il massimo rispetto, ben sapendo quanto sia importante il ruolo di un’informazione libera e obiettiva per la conoscenza della verità e l’affermazione di una società altrettanto libera e civile.
I media, com’è noto, rappresentano il polso della percezione della sicurezza nella comunità e, al pari, sono il tramite per la fondamentale funzione di quotidiana e periodica rendicontazione sociale che, in un Paese democratico, obbliga ciascuna istituzione a comunicare cosa, quanto e come svolge i propri compiti a favore della popolazione. In tale cornice, l’evento odierno è da tempo l’occasione nella quale il Comandante provinciale fa il punto sulla situazione operativa nella provincia, elencando i risultati conseguiti; non mi sottrarrò a una prassi che è al contempo contributo alla conoscenza condivisa e tributo alla trasparenza doverosa per ogni pubblica amministrazione.
Autorità e gentili ospiti,
la sintetica descrizione dei risultati operativi conseguiti nell’anno non è un esercizio di autocompiacimento: ciò sarebbe inopportuno, presuntuoso o quantomeno poco elegante. Si tratta invece di un preciso obbligo nei confronti degli oltre 270.000 cittadini che risiedono ed operano nel territorio della provincia e ci affidano il compito di proteggerne e favorirne lo sviluppo sociale, economico e culturale.
E dunque, nel periodo che va dal 1 giugno 2015 al 31 maggio 2016, i Carabinieri di questa provincia hanno proceduto per 6.798 reati (si tratta dell’88% dei reati totali consumati), con l’arresto di 144 delinquenti (l’80% degli arresti complessivi) e la denuncia in stato di libertà di 1436 indagati (è il 68 % delle denunce totali nel senese); in particolare, per quanto attiene ai reati predatori, l’Arma ha perseguito il 90% dei furti commessi, arrestando 45 ladri e denunciandone altri 150. Sotto il mero profilo preventivo sono stati svolti 31.375 servizi esterni, suddivisi tra pattuglie e perlustrazioni, con una media pari a 2.614 servizi al mese ed un dato giornaliero medio di 87 pattuglie sul territorio.
Questi sono i risultati principali. Non è oggi il momento per fare analisi, esprimere valutazioni e formulare giudizi su quanto abbiamo prodotto: le statistiche sono comunque in linea con le tendenze degli ultimi anni e confermano la sostanziale qualità di vita della provincia. Tuttavia sentiamo forte il dovere di continuare a dare risposte concrete alla domanda di sicurezza che proviene dal territorio che ci è stato affidato, magari accrescendo ulteriormente l’efficacia e l’efficienza delle nostre attività, ed a questo scopo indirizziamo tutte le nostre risorse e tutte le nostre energie.
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri,
mi rivolgo ora direttamente a voi, quale vostro comandante, esprimendo tutto l’orgoglio e l’onore per l’alto incarico che mi è stato assegnato. In questi primi nove mesi ho potuto conoscere le vostre storie, le vostre famiglie, le vostre capacità professionali. Gli obiettivi dell’Arma sono molteplici ed ambiziosi, le aspettative della popolazione sono elevate, la realtà che ci circonda è in continua evoluzione con minacce non sempre ben definite: sono certo che sarete in grado di assolvere al meglio i gravosi compiti istituzionali poiché siete protagonisti in un’Istituzione solida, che è prezioso e capillare presidio di legalità, e possedete tutte le qualità per salvaguardare la comunità ed il territorio dai tentativi di aggressione criminale.
Quale comandante sento forte il dovere di indicarvi la strada, guidarvi nella quotidiana lotta contro coloro che attentano alla sicurezza collettiva, esaltando le caratteristiche di ciascuno di voi e garantendo le migliori condizioni per esprimere a pieno le vostre, le nostre potenzialità operative. Per farlo è sufficiente il costante richiamo alle nostre tradizioni, alla nostra storia ed ai nostri valori: assoluta fedeltà, altissimo senso del dovere e profondo senso delle responsabilità che, da sempre, rappresentano i tratti distintivi di tutti gli appartenenti all’Arma dei carabinieri e sono la sintesi delle migliori virtù cui tutto il Paese guarda con incondizionata fiducia, ammirazione e riconoscenza.
Si tratta di principi che sono la nostra stella polare e che, dal 1822, sono presenti nel Regolamento Generale con forza immutabile e tuttora persistono per la loro stretta attualità. Sono queste le virtù che vi hanno portato a scegliere, volontariamente, di servire la Patria nei carabinieri, desiderosi ed orgogliosi di appartenere ad una comunità selezionata. Vi chiedo quindi di rinnovare tacitamente, ogni giorno, la scelta fatta allora ed il giuramento prestato, nonché di confermare i propositi di dedizione al servizio, di spirito etico e di consapevolezza del proprio ruolo, con rinnovato entusiasmo per conseguire tutti gli obiettivi indicati. E’ una processo interiore che attiene ad ognuno di noi poiché un buon servitore dello Stato, a prescindere dalla mansione che svolge, sa sempre trovare dentro di sè la motivazione e non ha bisogno di essere continuamento spronato.
Su queste basi dobbiamo rinsaldare ed alimentare il senso di appartenenza all’istituzione, quel fortissimo ed unico legame interno che ci ha da sempre contraddistinto rispetto ad altre organizzazioni. Dobbiamo essere capaci di allontanare e respingere le tentazioni disgregative, di natura individualistica, che talvolta cercano di penetrare il nostro mondo. Vi esorto a prendere esempio dai commilitoni in congedo e dai soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri, cui va tutta la mia gratitudine e la mia ammirazione per lo straordinario attaccamento all’Arma, per le lodevoli iniziative e per l’indispensabile contributo che danno a coloro che sono in servizio attivo.
Da sempre, nella storia dell’uomo i simboli sono il collante che serve per cementare ed amalgamare ogni comunità: in terra di Siena, e nella cittadinanza insediata nel capoluogo in modo particolare, è profondamente sentita la tradizione contradaiola che coniuga popolo, territorio e ritualità sotto i colori delle rispettive bandiere (che non a caso sono esposte oggi sotto il vigile sguardo del Comandante della Stazione carabinieri di Siena centro). Ma se riflettete bene questi emblemi sono gli stessi per la comunità dei carabinieri: la bandiera, un territorio da presidiare, un popolo da proteggere. Emerge quindi una profonda e strettissima affinità tra questo territorio, caratterizzato dallo spirito delle Contrade, e l’Arma dei carabinieri poiché entrambi condividono lo stesso senso di appartenenza seppur con declinazioni differenti.
Donne e uomini dell’Arma di Siena,
il benessere del personale rappresenta la pietra miliare sulla quale poggia tutto il peso dei nostri ormai 202 anni. L’Arma è un’Istituzione – lo affermo con orgoglio, umiltà e consapevolezza delle responsabilità che ne derivano – che l’Italia può ascrivere tra quelle più moderne, efficienti e apprezzate. Un’istituzione che ha nel personale il suo patrimonio di gran lunga più prezioso. Personale selezionato che dev’essere perciò preparato, valorizzato, ben diretto, tutelato e sostenuto. Questo a ogni livello gerarchico e in qualsiasi incarico, nella convinzione che nessuno è marginale quale che sia il servizio che svolge se lo fa con passione, sapendo però che deviazioni dalla linea etica non possono essere comprensibili né accettabili.
Questi sono i riferimenti ideali, antichi e sempre attuali, che guidano la nostra azione in ogni campo per i quali lavoriamo in piena assonanza d’intenti con la nostra rappresentanza militare che, nel solco delle competenze dettate dal legislatore, vigila e responsabilmente segnala le anomalie da correggere, sostenendo le ragioni e le attese del personale.
Carabinieri del Comando provinciale di Siena,
mi sono rivolto a voi in modo impersonale, quali appartenenti alla grande famiglia dell’Arma. Ma sono ben consapevole che, dietro a ciascuno di voi, palpitano interi nuclei familiari che vi sostengono, che soffrono con voi e per voi, che partecipano ai vostri successi e vi consolano nei momenti di minor serenità.
A tutti loro, alle mamme ed ai papà, ai mariti, alle mogli, alle fidanzate ed ai fidanzati, ai figli dei miei carabinieri, invio il mio più affettuoso ringraziamento per quanto, in silenzio, fate ogni giorno al fianco dei vostri cari in uniforme. Il vostro supporto è indispensabile, è la piattaforma sulla quale ci ancoriamo e sulla quale facciamo affidamento, anche se talvolta non siamo capaci di esprimere questo sentimento di gratitudine. Lo faccio io qui, in occasione della ricorrenza più importante per l’Arma, a nome di tutti i miei carabinieri.
Grazie per l’attenzione”.
Nel corso della manifestazione sono inoltre stati premiati i militari che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio.
I militari premiati
Due encomi del comandante della Legione Carabinieri Sicilia al capitano Danilo Ferella.
Compiacimendo del comandandante della Legione Carabinieri Toscana a: maresciallo Raimondo Viscomi; maresciallo Roberto Pecorini, Brigadiere Fabio Di Massimo, appuntato Anastasio Massaro; carabiniere Angelo Piccirillo.
Elogio (come prima attestazione di merito) del comandante provinciale dei Carabinieri di Siena a: tenente Stefania Riscolo, luogotenente Renzo Marricchi, maresciallo Emanuele Romagnoli, brigadiere Michele Di Rella, appuntato Marco Tasciotti, appuntato Walter Di Mascio.
Elogio del comandante provinciale dei Carabinieri di siena a: tenente Stefania Riscolo, luogotenente Renzo Marricchi, luogotenente Sauro Chierici, maresciallo Luigi Granati, maresciallo Luca Baruffa, maresciallo Emanuele Romagnoli, vice brigadiere Andrea Ercoli, appuntato Marco Tasciotti, appuntato Walter Di Mascio, appuntato Maurizio Alberti, appuntato Andrea Buzi, appuntato Massimo Campoli, appuntato Roberto Cucco, appuntato Maurizio Casaburi, appuntato Giovanni Interdonato, appuntato Alessio Trevisan, appuntato Pierluigi La Magra.
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Foto di Alessia Bruchi
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