Lo fa con una delibera, approvata nel corso dell’ultima seduta di giunta, nella quale si dice che il modello per una nuova gestione delle modalità di accesso all’innnovazione nel sistema sanitario è quello definibile come “Introduzione e diffusione controllata delle nuove tecnologie”.
Le procedure di acquisizione dei dispositivi medici – si specifica nella delibera – al fine di mettere a disposizione degli operatori del servizio sanitario regionale una scelta di prodotti di elevata qualità e usabilità, in grado di rispondere efficacemente alle diverse esigenze cliniche, assicurando al cittadino sicurezza e affidabilità, dovranno attenersi alle linee di indirizzo dettate dalla Regione. Eccone alcune: i prezzi a base d’asta dovranno essere determinati a seguito di un’indagine di mercato a livello nazionale; nella procedura di acquisizione dovrà essere specificato che le ditte fornitrici dovranno offrire il prodotto di ultima generazione; le caratteristiche di valutazione “tecnico-qualitativa” dei prodotti dovranno essere definite secondo criteri oggettivi; i prodotti innovativi dovranno essere gestiti all’interno di un percorso valutativo, secondo gli indirizzi della apposita “Commissione per la valut azione delle tecnologie e degli investimenti sanitari”.
E ancora, Estar dovrà attivare un monitoraggio mensile dei consumi che consenta di tracciare, per ciascun lotto, i dispositivi utilizzati; nella procedura di acquisizione dovrà essere prevista la regolametnazione relativa a eventuali immissioni in commercio, in data successiva all’espletametno della gara, di nuovi prodotti offerti in sostituzione di quelli oggetto di fornitura, a condizioni economiche immutate; e si dovrà anche prevedere la regolamentazione della gestione di eventuali avvisi di sicurezza o di incidenti relativi ai dispositivi medici.Una volta decisa l’introduzione di una nuova tecnologia nell’offerta del sistema sanitario regionale, precisa ancora la delibera, è indispensabile che contemporaneamente si agisca su un cambiamento organizzativo, che garantisca il rigore scientifico ed etico dell’utilizzo della nuova tecnologia.