Dopo decenni segnati da tentativi andati a vuoto – spiega una nota del comitato -, finalmente il Governo Renzi taglia un risultato di grande rilevanza politico-istituzionale, modificando la Costituzione attraverso il superamento dell’attuale sistema bicamerale con la nascita del Senato delle autonomie locali, ridefinendo ruoli e competenze dello Stato e delle Regioni e rafforzando gli strumenti di democrazia diretta. Sarà un passaggio di verità, dal quale si comprenderà la volontà o meno dell’Italia di camminare in avanti, e che consentirà di accrescere la partecipazione e il contributo democratico di tutti per un Paese moderno che marcia con in testa i giovani e il loro futuro. Il Comitato è aperto alle esperienze e ai giovani, alle professioni e al mondo del lavoro, al Terzo Settore e a tutte le componenti della nostra Comunità che credono nel progresso delle idee e delle azioni.
Tra i primi firmatari: Franco Nobile, Tania Groppi, Carolina Persi, Vareno Cucini, Elena Bindi, Pierluigi Puccetti, Andrea Collini, Giuliana De Angelis, Massimiliano Bellavista, Joussef Hayek, Alessandro Masi.
Il primo firmatario per la costituzione del Comitato è Franco Nobile, presidente di Legatumori senese, che commenta: “Questo referendum non significa la conclusione di un indaginoso percorso legislativo, bensì finalmente il concreto avvio di una serie di riforme non più dilazionabile per allinearci ad un livello medio occidentale da lasciare come preziosa eredità ai nostri discendenti. Questa consultazione popolare si cala in un generalizzato clima di crescente sfiducia dell’opinione pubblica verso il mondo politico in generale perché alle troppe promesse non hanno fatto seguito concreti miglioramenti esistenziali, occupazionali e di tutto il tenore di vita. La più pericolosa conseguenza di questo sia pur giustificato atteggiamento negativo sta nell’ulteriore lievitare del fenomeno dell’assenteismo elettorale e quindi il primo compito dei nascenti comitati è quello di spiegare i motivi perché è necessario esprimere il nostro voto. Abbiamo fiducia che un’esortazione espressa in tal senso da comitati strutturati come quello che presentiamo oggi possa riscuotere una fiducia maggiore dei consueti e vetusti partiti politici in quanto sono più espressione della società civile che di quella partitica. Nel nostro comitato infatti c’è una robusta rappresentanza del variegato mondo dell’associazionismo e del volontariato, dalla Lega contro i tumori alla Associazione della Pubblica Assistenza, profondamente radicate nell’animo di diecine di migliaia di senesi.
Come vecchio militante della sinistra italiana so bene che la nostra convinta fede politica è particolarmente radicata nelle regioni tradizionalmente definite come “rosse” cioè la Toscana e l’Emilia, perché vedono largamente rappresentato il volontariato e l’associazionismo che abbracciano ogni settore del quotidiano con i loro messaggi di altruismo, di solidarietà e di impegno disinteressato per realizzare opere di comune interesse. Sarà quindi il terzo settore che dovrà prendere per mano gli attuali partiti per ricondurli ai loro doveri istituzionali, senza strumentalizzare irresponsabilmente questa preziosa tornata elettorale per i loro sterili interessi di parte”.
Tania Groppi, professore ordinario di diritto pubblico, così spiega la sua adesione: “Come persona che crede nello Stato costituzionale e nella Costituzione italiana del 1948 ho ritenuto di dovermi impegnare a sostenere pubblicamente il sì nel prossimo referendum costituzionale.
Sono convinta che si tratti di una necessaria “manutenzione costituzionale” della nostra Costituzione, attesa ormai da molti decenni, che finalmente, grazie alla determinazione del Presidente Napolitano e del governo Renzi, ha completato l’iter parlamentare in questa legislatura: è un’occasione importante, oserei dire storica, che non può essere persa.
La revisione, che affronta una serie di aspetti problematici della parte II della Costituzione, in primo luogo il bicameralismo paritario e il rapporto Stato-regioni, è caratterizzata da una ratio unitaria, in quanto pone le basi per processi decisionali più efficienti, in cui ciascuno soggetto (Stato, regioni, governo, parlamento, maggioranza, opposizione) si assuma le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Soltanto attraverso istituzioni meglio funzionanti e un rinnovato rapporto tra decisione politica e rappresentanza le costituzioni nazionali potranno affrontare le nuove sfide alle quali sono chiamate a rispondere nello scenario europeo e globale.
Questa revisione costituisce una prima risposta a tale complesso contesto, che certamente i Costituenti non potevano immaginare. Lungi dall’indebolirla, essa può contribuire a mantenere viva e attuale la nostra Costituzione”.
Esperienze e prospettive diverse, ma un unico obbiettivo: un passo in avanti del Paese e di tutta la sua ricchezza di opinioni e di sensibilità, con l’obbiettivo di comporre decisioni responsabilmente più immediate ed efficaci per il futuro dei giovani , anche della nostra Città, alle cui speranze è dedicato questo Comitato”.
E’ stata aperta una casella di posta elettronica all’indirizzo sienaperilsi@gmail.com ed una pagina facebook facebook.com/sienaperilsi su cui potrete ricevere notizie per l’adesione e gli appuntamenti per partecipare alla discussione.
Il primo appuntamento pubblico è previsto per il prossimo lunedì 6 giugno alle ore 18.