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SIENA

#VivibileSiena#: per un nuovo movimento in città

30 Gennaio 20164 minuti di lettura
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“La salvaguardia e la valorizzazione dei centri storici – spiega il Pd senese – rappresenta una sfida alla quale nessuna amministrazione si può sottrarre. La città di Siena, inserita dall’Unesco nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, ha il dovere di confrontarsi e di mantenere una progettualità permanente sul tema della vivibilità, al centro anche del ragionamento sviluppato dalla conferenza programmatica 2015.

Il primo passo deve essere rappresentato da un aumento della percezione, da parte di tutti i soggetti cittadini, dell’importanza della salvaguardia del nostro centro storico, che deve essere considerato il luogo del vivere per eccellenza, perno della comunità locale, della sua memoria, della vita civica, della cultura, del commercio, dei mestieri e dell’abitare. Il riconoscimento dell’importanza del centro storico è già ben radicato nel sistema di valori della nostra comunità e testimoniato, fra l’altro, dal rapporto imprescindibile che questo ha con quel patrimonio di cultura e di solidarietà sociale che è costituito dalle Contrade. Tuttavia, questa percezione deve essere sostenuta da ulteriori e più incisive azioni positive da parte dell’Amministrazione, da attuare con rapidità e da concertare con i cittadini residenti tramite un percorso di vera e propria partecipazione. Alcune di queste azioni sono già state realizzate dall’Amministrazione sotto il profilo della vivibilità (progetto Siena intelligente e regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani) e dell’accessibilità, attraverso interventi quali l’aumento delle aree pedonali e soprattutto un maggiore controllo degli ingressi tramite i nuovi criteri per il rilascio dei permessi di accesso; oltre all’importante contributo per l’animazione della vita economica interna alla città, con il recente regolamento per l’insediamento di nuove attività economiche nel centro storico, già approvato dal Consiglio comunale di Siena. Tutto questo è certo importante ma ancora non sufficiente ed è necessario un cambio di passo nell’azione intrapresa, dotando al più presto la città di un nuovo piano del traffico e della sosta che porti a una riduzione e a una maggiore razionalizzazione dei flussi veicolari, che in alcune ore provocano una congestione insopportabile per le arterie principali del centro storico.

Ripensare il governo dello spazio comune della città nella sua relazione interna e con il territorio significa misurarsi con nuovi obiettivi per una mobilità intelligente.

L’esperienza di Fazio Fabbrini di cinquanta anni fa segnò un primo principio, quello che le automobili non dovevano attraversare il centro storico. Poi si è via via affermato un governo sempre più puntuale della circolazione e della sosta, modulando la zonizzazione della città. Adesso, è necessaria un’idea ancora più forte, soprattutto dopo i dati anche dell’ultima conferenza mondiale sul clima di Parigi: limitare al massimo l’uso delle automobili e dei motorini in città, sviluppando il progetto già in corso del bike sharing, integrandolo con il sistema dei servizi pubblici, e aggiornando una programmazione che consenta una regolamentazione e applicazione delle ARU in maniera zono-specifica: ogni ARU deve essere dotata di norme che si adattino in maniera adeguata alla zona di pertinenza, con lo scopo finale di ottimizzare la qualità della vita dei cittadini residenti, di porsi in sinergia con le attività commerciali e i centri occupazionali presenti nel territorio e guidare e favorire uno sviluppo urbanistico-sociale del quartiere improntato su principi di vivibilità, sostenibilità, benessere e crescita economica. L’altro obiettivo innovativo è il tema dell’espansione delle aree urbane di moderazione della velocità (aree con velocità massima di 30 km) e quello della riorganizzazione dei punti di attracco della Città, specialmente nella direzione Porta Camollia – Stellino.

Misurarsi per un nuovo movimento in città significherà anche implementare percorsi di condivisione e partecipazione con i residenti nelle aree che verranno via via riguardate dalla graduale costruzione e applicazione delle variazioni del nuovo piano del traffico e della mobilità, ovvero principalmente le ARU, ma non solo, e possibilmente anche con quelli residenti nelle aree limitrofe.

Il Pd cittadino dovrà continuare a promuovere iniziative di conoscenza e discussione su questi temi e sulla programmazione che l’Amministrazione andrà via via attuando. Insomma, misurarsi per un nuovo movimento in città significherà misurarsi anche con un nuovo movimento della circolazione delle idee, per costruire tutti insieme un progetto di Città ancora più in avanti per vivibilità e qualità della vita”.

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