“Da un punto di vista prettamente industriale, l’ipotesi con Ubi presenta aspetti positivi basati soprattutto sulla pressoché totale assenza di sovrapposizioni geografiche. Quanto al cosiddetto triangolo (Mps-Ubi-Bpm, ndr) non posso non notare che fusioni multiple hanno pochissimi esempi (credo l’unica in Europa sia Bankia) e hanno un’alta complessità organizzativa. Quindi le guardo con una certa prudenza”.
Commentando l’andamento del titolo, Viola ha osservato che la Borsa perde perché “si erano generate aspettative eccessive sulla bad bank”, ma “dal preconsuntivo si conferma che la banca è solida, sia dal punto di vista patrimoniale”, che “della liquidità, che a dicembre era a 24 miliardi, ai massimi da 4 anni e tale da consentirci di assorbire gli effetti negativi della recente volatilità sui mercati”.