L’Ambra Cavallini, che è sei punti avanti in classifica rispetto alle senesi, dal canto suo appare una squadra tosta, con una batteria di attaccanti niente male e un assetto difensivo di tutto rispetto. Ciononostante il CUS, che in effetti sembra aver acquisito via via una scioltezza di gioco più in linea con i parametri richiesti dal salto di categoria, parte senza timori reverenziali; però deve scontare uno sciagurato break iniziale di 1-4, e nonostante il set si mantenga per tutta la durata in sostanziale equilibrio, il gap non viene recuperato, e le ospiti vincono la frazione, dimostrandosi più ordinate e più concrete. Tuttavia il CUS, che presenta ancora Pasqualini al posto di Eva Guerrini, fa ben sperare, la ricezione è abbastanza buona, e tutte le attaccanti appaiono in vena, specialmente Mazzini al centro, a cui più tardi si aggiungerà Caterina Cencini, ma anche in banda Costagli, Giardi e la stessa Pasqualini fanno davvero male. Per non parlare dei muri e degli aces in battuta (rispettivamente 9 a 7 e 10 a 4 per il CUS a fine incontro). E infatti il secondo set fila via liscio, con le senesi che impongono fin da subito il loro ritmo e la loro potenza fisica. Le ospiti vanno in po’ in confusione, il CUS arriva fino a 23-14, poi, dopo un lieve calo, chiude bene 25-19.
Sull’abbrivio, il CUS parte bene anche nella terza frazione (8-6, 15-12), facendo ancora valere la propria fisicità. Però da qui in poi, come spesso succede, sembra subentrare la paura di vincere. Una serie di errori banali fa rientrare le ospiti, che tuttavia arrivano in finale di set indietro 23-21. Però mantengono una bella lucidità, cosa che invece non succede al CUS: un’assoluta galleria degli orrori – battute sbagliate, schiacciate in rete, pasticci in difesa, scelte infelici – consegna all’Ambra Cavallini un set che le senesi sembra veramente facciano di tutto per perdere.
A questo punto ci si potrebbe aspettare il peggio. Il CUS però fortunatamente non cede, continuando a passare bene al centro con Cencini e Mazzini, forse oggi la migliore delle sue (foto). Questo non impedisce che le ospiti si ritrovino sul 14-17, con in mano le chiavi dell’incontro. Però alcuni errori permettono questa volta il rientro del CUS, che dopo aver pareggiato 21-21, riesce in qualche modo a concludere. Nel tie break l’Ambra Cavallini appare spenta. Dopo una piccola resistenza iniziale, le senesi rompono gli argini e vanno a chiudere abbastanza agevolmente per 15-9 una partita che, al di là di ogni legittima recriminazione e dei molti errori da ambo le parti, è stata comunque per lunghi tratti appassionante, con ottime azioni d’attacco e ottime risposte in difesa.
Adesso inizia il girone di ritorno, con due turni sulla carta proibitivi, a Quarrata con la seconda in classifica, e in casa con Montespertoli, prima assoluta con tredici vittorie su tredici. Premesso che nel volley, soprattutto femminile, non c’è niente di scontato, va anche detto che ci sono sette squadre nello spazio di cinque punti. Se il cammino per rimanere in B2 è ancora lungo e irto di ostacoli, saranno comunque due buone occasioni per affinare l’esperienza in vista dei successivi incontri senz’altro più abbordabili.