Duecento bottiglie di falso Brunello di Montalcino e 250 di falso Amarone della Valpolicella sono state sequestrate dalla Guardia forestale in un magazzino di un cuoco danese a Copenaghen. Il sequestro, di cui si è saputo solo oggi, risale al novembre scorso.
Il vino contenuto nelle bottiglie si sospetta possa essere di origine spagnola ma ad accertarlo saranno le analisi chimiche sui campioni prelevati dalle bottiglie sequestrate.
In merito alla vicenda, il presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci, sottolinea come: “Ancora una volta un grande brand del Made in Italy è stato oggetto di un tentativo di falsificazione. Tuttavia, grazie all’ottimo lavoro e alla vigilanza delle autorità così come all’efficienza delle procedure di controllo messe in atto dal Consorzio insieme ai produttori, questa truffa è stata sventata. La complicità di un ristoratore e un operatore compiacente non basteranno mai ad imitare l’eccellenza ed unicità di un prodotto oramai ben posizionato al livello mondiale. Ovviamente, come sempre, ci tuteleremo in tutte le sedi e metteremo a disposizione degli inquirenti ogni competenza e servizio necessario. Inoltre al nome di tutto il Consorzio e del territorio di Montalcino vorrei ringraziare in modo particolare le autorità danesi per efficacia, velocita e accuratezza delle indagini svolte e per l’importanza e le risorse dedicate al caso.”