I carabinieri, nel corso della giornata di ieri, venerdì 18 dicembre, avevano ricevuto la denuncia di un uomo che, non senza difficoltà, aveva dichiarato di aver consumato, alcuni giorni prima, in macchina, un rapporto sessuale a pagamento con una giovane italiana residente a Colle di Val d’Elsa. Dopo qualche giorno dall’incontro, avvenuto nelle campagne tra Poggibonsi e Colle, l’uomo aveva ricevuto una chiamata anonima nel corso della quale una voce alterata lo invitava a consegnare la somma di 20.000 euro, pena l’invio alla famiglia del ricattato di alcune fotografie e di un video che lo immortalavano mentre consumava il rapporto sessuale a pagamento.
Preso da un primo iniziale momento di sconforto, l’uomo si era recato in banca ritirando, in giornate diverse, l’importo richiesto e attendendo, secondo le istruzioni ricevute, ulteriori indicazioni da parte degli estorsori.
Le prime iniziale angosce dell’uomo derivanti dal rischio di vedere scoperto il tradimento coniugale, sono state però superate nella giornata di ieri, quando l’uomo ha deciso di recarsi presso la caserma dei Carabinieri per denunciare quanto accaduto.
Ricevuta la denuncia, i militari dell’Arma hanno iniziato a ricostruire la vicenda iniziando proprio dalla giovane che si era concessa per denaro, riconosciuta fotograficamente dall’uomo in una 25enne italiana. La giovane, infatti, già nota ai militari per alcuni precedenti di polizia, era conosciuta anche per alcune vicissitudini che l’avevano vista coinvolta unitamente alla sorella di alcuni anni più grande. I militari hanno quindi sviluppato i pochi elementi in mano ed hanno proceduto a monitorare l’uomo al fine di poter sviluppare le indagini contestualmente alle eventuali richieste degli estorsori.
Nel pomeriggi di ieri, sulla vettura del denunciante, parcheggiata nei pressi di un supermercato di Poggibonsi, i carabinieri hanno notato una donna apporre sul parabrezza una busta di colore bianco. I militari hanno quindi deciso di seguire la donna che con fare svelto, dal parcheggio del supermercato si è diretta a piedi in una via laterale defilata ed è quindi salita a bordo di una vettura. I carabinieri hanno pedinato l’auto che si è quindi fermata presso la stazione degli autobus di Colle, dove poi la donna è scesa mischiandosi tra la folla che in quel momento era presente. I militari dell’Arma si sono divisi e, mentre uno ha seguito la donna fino sotto casa, l’altro si informava tramite gli altri colleghi appostati sempre nel parcheggio del supermercato, su cosa fosse contenuto nella busta lasciata sulla vettura della vittima.
Nella missiva, stampata al computer, la vittima veniva invitata a presentarsi attorno alle 22 di ieri, nei pressi di un cassonetto ubicato in una strada poco trafficata della cittadina valdelsana per effettuare lo scambio di denaro con il materiale fotografico compromettente. I Carabinieri quindi, concordata con la vittima la procedura da attuare, si sono appostati nei pressi del luogo convenuto ed hanno atteso l’incontro. Dopo alcune ore di attesa, la vittima ha ricevuto una chiamata anonima che invitava l’uomo a lasciare la busta con il denaro nel cassonetto e ad andare via. Rincuorato dai carabinieri, l’uomo ha eseguito l’ordine ricevuto ed ha lasciato la zona a bordo della propria vettura seguito da una vettura civetta dei militari.
Dopo meno di un’ora, una giovane travisata da cappellino in lana e sciarpa, si è diretta verso il cassonetto ed ha recuperato la busta con il denaro contante che ha subito provveduto a nascondere sotto gli indumenti per poi dirigersi verso la propria abitazione, non rendendosi conto di essere seguita da otto carabinieri che avevano atteso proprio quel momento. Mentre la giovane faceva accesso a casa i militari l’hanno bloccata scoprendo che si trattava della sorella più grande. La perquisizione immediatamente eseguita, ha permesso di recuperare la busta con i 20.000 euro ma non solo. I Carabinieri infatti, salendo in casa, hanno trovato la sorella minore che cercava di distruggere le foto che la ritraevano con la vittima dell’estorsione ed alcune copie della missiva recapitata nel pomeriggio sulla macchina dell’uomo.
Le manette sono quindi immediatamente scattate per le due giovani che hanno ricevuto due trattamenti diversi. La più giovane di 25 anni è finita nel carcere femminile di Sollicciano a Firenze, mentre la sorella più grande di 29 anni, essendo in stato interessante, è finita ai domiciliari. Il denaro è stato restituito alla vittima.