“E’ in fase di completamento l’installazione dei varchi elettronici – spiega il vicesindaco Silvano Becattelli – e adesso si apre una nuova fase che ci porterà gradualmente prima alla sperimentazione del sistema e quindi alla sua definitiva attivazione. Per cui c’è ancora tempo ma preme fin da ora informare che chi è in possesso di permesso Ztl non dovrà cambiare permesso o altro. I dati saranno caricati dalla PM nel sistema centrale per la formazione delle c.d. “liste bianche” e il riconoscimento sarà automatico con un guadagno in termini di tutele e semplicità”.
Il nuovo sistema, che consentirà un miglior controllo a tutto vantaggio di cittadini, è organizzato su una struttura a due livelli: un livello periferico, costituito dall’insieme delle telecamere che rilevano gli accessi alla ZTL; un livello centrale, cioè una Postazione centrale di controllo, collocato presso il Comando di PM, connesso alle telecamere, con il quale verranno gestite tutte le informazioni ed i dati provenienti dai varchi. La verifica dei diritti di accesso all’area stessa dell’utente e/o del mezzo su cui viaggia sarà garantita in prossimità dei varchi stessi. I 7 varchi elettronici, che saranno dotati di pannelli informativi e che indicheranno se il varco è attivo o meno, sono stati in via Riesci, largo Gramsci, via Grandi (angolo via Borgo Marturi), via Trieste (angolo via San Francesco), via Marmocchi (angolo vicolo Ciaspini), via San Francesco e via Borgo Marturi (angolo piazza Matteotti e via San Gimignano).
“Come sempre – dice Becattelli – per guadagnare in semplicità e automazione ci sarà in prima battuta da fare un grosso lavoro. Non appena verrà completata la fase di installazione dei varchi periferici e della postazione centrale di controllo autorizzati dal Ministero, sarà necessario inserirvi tutti i dati. Solo successivamente daremo il via alla sperimentazione e, a seguire, con le dovute valutazione, all’attivazione”.
“Poggibonsi – IMobility” è un progetto cofinanziato dalla Regione Toscana per dotare la città di sistemi innovativi di informazione e controllo in tema mobilità. “Una gestione informatica – chiude Becattelli – che consentirà di liberare risorse umane da dedicare ad altre mansioni, e che riguarderà tutti gli aspetti collegati alla mobilità con dati riversabili sul Sit e utile per implementare la gestione informatica del territorio”.