“Nell’ultimo decennio soprattutto– prosegue Masi -, la globalizzazione ci ha imposto un modello fatto di contatti fulminei, virtuali, nei quali si utilizza un numero limitatissimo di parole, basato sull’effetto annuncio fatto di twitter, facebook, selfie e su tutto l’armamentario che, quando male utilizzato, contribuisce ad allontanarci dal pensiero vero. Così, rischiamo di non affrontarli, i problemi, o di viverli solo nella loro negatività e non come opportunità per trovare soluzioni migliori. E anche questa è la discussione politica di oggi: quella di un generalismo fluido e poco capace di incidere sulle questioni vere, concrete e quotidiane delle persone.
Il Partito democratico, come organizzazione politica nazionale, in questi anni si è messo in discussione davvero ed è riuscita a tradurre la ricchezza delle proprie differenze e divergenze in una spinta nuova per questo nostro Paese e per una visione che includa tutti noi, soprattutto per i giovanissimi.
Anche se non siamo riusciti ancora a comprendere sino in fondo le complesse origini, la portata e gli effetti della crisi che sta insistendo anche sui nostri territori, ancora ce la giochiamo, e soprattutto in Toscana, con un’economia e una rete pubblica che resiste con concretezza e rilancia programmi e riassetti per migliorare la propria identità civica e valorizza la dimensione reale del proprio territorio nel mondo, ormai affermata come “Tuscany”, simbolo di specialità e qualità.
Con la trasformazione delle Provincie, la Regione rimane, insieme al Comune, il livello democratico più vicino ai cittadini, il presidio dei diritti e dei progressi. Per la nostra Città, poi, la Regione è un riferimento importante per ciò che ancora possiamo rappresentare oltre la nostra Comunità: patrimonio culturale, scienze, scuola, saperi e sanità. E’ da qui che dobbiamo ripartire, per un coordinamento ed un accordo di programma per Siena con la Toscana.
E’ per questo che anche domenica dobbiamo andare a votare, e per il PD – conclude Masi -: perchè con tutti i nostri limiti c’è anche un senso di responsabilità che ci dà il coraggio e la forza di misurarci e discutere con una chiara proposta di Paese e di Regione per tutti.
Con Enrico Rossi candidato Presidente e Stefano Scaramelli, Angela Pagni, Marco Spinelli, Rosa Cottone, Simone Bezzini, Alice Raspanti, candidati consiglieri, il Partito Democratico può ancora farci contare di più, anche in Toscana!”