Sul mercato monetario, in ribasso i tassi Euribor su tutte le scadenze eccetto il 6M stabile allo 0,132%; l’1M fissa allo 0%, il 3M allo 0,051% e l’Euribor a 1Y allo 0,262%. In ribasso il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,037%. La BC danese taglia il tasso sui depositi a -0,75% da – 0,5%. la BC ucraina annuncia che alzerà il discount rate al 19,5% dal 6 febbraio.
In rialzo i rendimenti dei treasury americani; poco mossi gli omologhi europei tranne sul lunghissimo. In ribasso i rendimenti italiani tranne il 30Y, con il decennale all’1,82%. In ribasso lo spread Btp10Y-Bund a 117,7 p.b. Salgono i cds dei periferici. In ribasso lo spread greco. Il Tesoro francese colloca bond a 15Y per €1,955 Mld con yield 0,94% e bond a 10Y con yield 0,62% e 0,61% rispettivamente per €2,419 Mld e €4,625 Mld. Dal bollettino economico della Bce emerge una moderata espansione dell’economia dell’Area Euro, mentre la recente caduta delle quotazioni petrolifere dovrebbe impattare positivamente sulla crescita nel lungo termine, anche se il mercato del lavoro sconterà tensioni persistenti. La Commissione Europea rivede al rialzo le previsioni di crescita dell’Area Euro all’1,3% nel 2015 e all’1,9% nel 2016. L’inflazione è prevista negativa nel 2015 (-0,1%), con un netto rialzo all’1,3% nel 2016. Per quanto riguarda l’Italia, il PIL dovrebbe aumentare dello 0,6% nel 2015, mentre l’inflazione risultare negativa nell’anno in corso (-0,3%). Il debito del Bel Pese è previsto in rialzo nel 2015 al 133% del Pil, per poi scendere nel 2016, al 131,9%. All’indomani della decisione della BCE di sospendere l’accettazione del bond ellenici nelle operazioni di rifinanziamento principale con le banche greche, che tuttavia potranno ancora rifinanziarsi a tassi meno favorevoli attingendo all’Emergency Liquidity Assistance Program, rimangono divergenti le posizioni tra Grecia e Germania dopo l’incontro fra i ministri dell’economia dei due paesi. Sul fronte macro, in Germania, a dicembre, gli ordini di fabbrica registrano valori ampiamente superiori alle aspettative con un incremento del 3,4% a/a. Negli States, a dicembre, il deficit della bilancia commerciale segna il livello massimo da due anni a $46,6 Mld; nella settimana chiusasi il 31 gennaio, aumentano le richieste di disoccupazione a 278 mila unità.
Tra le valute, l’euro sale vs le controparti con il cross €/$ a quota 1,142. Recupera il rublo alla vigilia dei colloqui tra i leader europei e Putin per discutere di una soluzione alla crisi ucraina.
Tra le commodity, in forte rialzo il petrolio (+ 5,6% per il Wti), mentre scende il gas naturale.
FTSE Mib: -0,59%
I migliori del FTSE Mib: SAIPEM 2,28% TENARIS 1,91% ENI 1,69% I peggiori del FTSE Mib: ENEL GREEN PW -2,90% ENEL -2,97% TELECOM ITALIA -3,54% I competitors sul listino: BMPS -1,57% BANCOPopolare -0,32% INTESA -1,61% BPM -0,20% UNICREDIT -0,72% B P EMILIA -0,15% UBI BANCA -1,39%