Sul mercato monetario, in ribasso l’Euribor su tutte le scadenza eccetto il 3M che rimane stabile a 0,055%; l’1M fissa allo 0,001%, il 6M allo 0,132% e l’Euribor a 1Y allo 0,266%. In ribasso il tasso overnight Eonia che ieri fissava allo -0,024%. La BC australiana taglia il costo del denaro al minimo storico del 2,25%. La BC turca annuncia che non terrà riunioni straordinarie di politica monetaria prima del meeting del 24 febbraio, mentre l’Autorità indiana conferma il tasso benchmark al 7,75%.
In rialzo i rendimenti dei treasury su tutte le scadenze. In ribasso i redimenti europei sulle scadenze a breve, anche se, intraday, il decennale tedesco tocca per la prima volta livelli inferiori al 10Y giapponese. Si abbassa la curva dei rendimenti dei titoli italiani con il 10Y italiano all’1,59%; lo spread Btp-bund scende sotto i 125 p.b. In ribasso gli spread e i cds dei periferici. Nell’Area Euro, a dicembre i prezzi alla produzione scendono del 2,7% a/a; si tratta del diciassettesimo calo tendenziale consecutivo. A gennaio, l’inflazione armonizzata italiana (dato preliminare) si contrae del 2,4% m/m e dello 0,4% a/a in linea con il consensus degli analisti. Negli States, a dicembre, si registra un significativo ribasso degli ordini di fabbrica (-3,4% m/m) e, a gennaio, l’indice ISM di New York crolla a 44,8 p. da 70,8 p. In Inghilterra, a gennaio, positivo il dato relativo all’indice PMI composto che si attesta a quota 59,1 p. (da 57,6 p.).
Tra le valute, dopo la decisione a sorpresa della RBA, il dollaro australiano scende ai minimi da 6 anni sul $ sotto quota 0,78. In rialzo l’euro vs le controparti sulle indiscrezioni che un eventuale write-off sul debito ellenico non sarebbe al momento nelle intenzioni del governo; il cross €/$ risale così a quota 1,149. Nuovi interventi della BC danese per difendere il peg della valuta domestica sull’euro.
Tra le commodity, il petrolio recupera per il quarto giorno consecutivo. In forte rialzo anche il rame (+2,9%) e il frumento (+2,5%).
FTSE Mib: +2,57%
I migliori del FTSE Mib: B P MILANO 6,86% UBI BANCA 6,13% BANCO POPOLARE 5,52% I peggiori del FTSE Mib: SNAM -0,09% MONCLER -0,83% LUXOTTICA -1,15% I competitors sul listino: BMPS 1,87% BANCO Popolare 5,52% INTESA 2,96% BPM 6,86% UNICREDIT 5,09% B P EMILIA 2,56% UBI BANCA 6,13%