Sul mercato monetario, l’Euribor a 1M e a 6M rimangono stabili, rispettivamente, allo 0,001% e allo 0,132%, in rialzo il 3M allo 0,054%; l’Euribor a 1Y scende allo 0,27%. In rialzo il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,028%. La BC russa taglia con una mossa inattesa il tasso di interesse di riferimento a 15%.
In ribasso i rendimenti dei treasury e degli omologhi europei su tutte le scadenze. In ribasso anche i rendimenti dei titoli di Stato italiani tranne per il quinquennale. Il rendimento sul decennale italiano stabile all’1,6% il differenziale rispetto al bund sale a 130 p.b. In rialzo gli spread e i cds dei periferici. Il Regno Unito emette bond a 1M per £500 Mln con yield 0,303%, a 3M per £1 Mld con yield 0,3423% e a 6M per £1,5 Mld con yield 0,4277%. Nell’Area Euro, a dicembre, cala la disoccupazione a 11,4%, livello minimo dall’agosto 2012; a gennaio, precitata l’inflazione a -0,6% a/a. In Italia, a dicembre scende al 12,9% (da 13,3%) il tasso di disoccupazione (dato preliminare); nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione diminuisce del 2,1% a/a. In Germania, a dicembre, si registra una significativa crescita delle vendite al dettaglio (+4,0% a/a). In Francia, a dicembre, aumenta la spesa al consumo dello 0,5% a/a (mentre la rilevazione precedente era a -1,1%) e calano del 2,9% a/a i prezzi alla produzione. Negli States, nel 4Q 2014 si registra una crescita del Pil (+2,6% t/t); nello stesso periodo sono saliti anche i consumi delle famiglia (+4,3% t/t); tuttavia, a gennaio, cala l’indice di fiducia dei consumatori rilevato dall’Università del Michigan (98,1 p.). In Giappone, a dicembre, il tasso di disoccupazione scende ai minimi storici dagli ultimi 17 anni (a 3,4%) e sale l’indice dei prezzi al consumo (+2,4% a/a); nello stesso mese, cresce anche la produzione industriale (+0,3% a/a) dopo il drastico declino di novembre (-3,7% a/a)
Tra le valute, forte deprezzamento del rublo (con il cross $/ rublo a 70,4) a seguito della decisione a sorpresa della BC. Il lieve deprezzamento l’euro vs le principali controparti.
In rialzo le principali commodities eccetto il gas naturale (- 1,9%) e il frumento (-1,5%).