Oltre 200 iscrizioni, 50 corsi all’interno di 4 diverse tipologie di percorsi formativi e un ricco calendario di iniziative culturali e di ricerca attivati grazie alla collaborazione con le istituzioni del territorio. Sono questi i numeri dell’anno accademico 2014/2015 dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” che ogni anno rilascia titoli accademici che qualificano l’offerta formativa musicale dell’istituto senese nato nel 1834. Linee guida e prospettive future presentate ieri mattina, venerdì 23 gennaio, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte Anna Carli e Luciano Tristaino, rispettivamente presidente e direttore del Franci; Bruno Valentini, sindaco di Siena e Marco Masi, rappresentante della Regione Toscana. La cerimonia ufficiale di inaugurazione si è tenuta ieri pomeriggio presso l’Aula Magna del liceo Piccolomini. Nel corso della serata, dopo gli interventi e i saluti, si sono esibiti gli studenti della classe di percussioni del professor Federico Poli.
L’offerta didattica: i numeri e i corsi dell’Istituto senese. Nell’anno accademico 2014/2015 sono attivi 4 ordinamenti, per un totale di 34 cattedre divise tra vecchio e nuovo ordinamento – il primo dei quali a esaurimento come previsto dalla normativa nazionale dei Conservatori italiani – e i corsi pre-accademici, che preparano i giovani aspiranti musicisti al conseguimento delle competenze necessarie ad accedere al triennio di formazione universitaria. Guardando ai numeri l’Istituto senese segna un oltre 50 per cento in più rispetto al 2013 nelle iscrizioni al triennio, un aumento pari al 13 per cento per il biennio e un più 13 per cento di studenti che frequentano i corsi pre-accademici. Oltre 21, poi, sono le scuole di musica convenzionate per un bacino totale di oltre 2 mila studenti che, anche per il nuovo anno, frequenteranno i corsi propedeutici utili al proseguimento negli studi musicali universitari. Giovani leve ma anche giovanissimi aspiranti musicisti, come dimostra l’attivazione dei corsi di pratica strumentale e propedeutica, che hanno coinvolto oltre 70 bambini dai 4 ai 10 anni di età. Un progetto didattico organizzato in collaborazione con alcune scuole primarie e dell’infanzia di Siena, per avvicinare anche i più piccoli a uno strumento musicale, attraverso un percorso piacevole, stimolante, ma al tempo stesso fondato su principi didattici solidi. Un’attenzione nei confronti dei bambini che, anche durante il prossimo mese di giugno, sarà rinnovata con il progetto “Musicampus”, momento ludico-formativo “formato baby”, che impegnerà piacevolmente i “piccoli musicisti” dopo la chiusura delle scuole.
Il volto internazionale del Franci: Erasmus e Progetto Plus con UnistraSi. Un’offerta didattica che guarda all’Europa e ai suoi cittadini e una tappa fondamentale nell’integrazione didattica degli studenti stranieri: è il “Progetto Plus”, in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena, che permetterà agli studenti cinesi presenti in città per lo studio della lingua italiana di seguire un percorso di formazione musicale utile al conseguimento di un titolo di studio riconosciuto. Sempre in ambito internazionale è attiva la convenzione con la “Dante Alighieri” e il programma Erasmus, che permette a studenti, docenti e personale amministrativo di trascorre un periodo di studio all’estero, grazie alle convezioni già attive con le università e i conservatori di Spagna, Polonia, Slovenia, Belgio e Turchia. Di respiro internazionale è anche la “Settimana Bella Musica”, che lo scorso settembre ha visto i musicisti dell’Orchestra Giovanile della Scuola Waldorf di Salisburgo esibirsi a Siena, nell’ambito di un programma di concerti di musica orchestrale promosso dallo “Studium Faesolanum”, centro di ricerca con sede a Vienna e della Scuola Waldorf di Salisburgo, con il patrocinio del Comune di Greve in Chianti.
Il Rapporto con il territorio. Nel corso del nuovo anno accademico la proposta culturale dedicata alla cittadinanza si arricchisce con l’avvio di 4 corsi liberi, rivolti alla partecipazione degli appassionati e amanti della musica. Si va dal “Salotto” del professor Antonello Palazzolo, per approfondire la storia, la letteratura e il suono del pianoforte; ai corsi di musica antica, curati dal gruppo “Il Rossignolo”, con lezioni individuali e collettive dedicate alla conoscenza del linguaggio strumentale e del suo sviluppo attraverso i secoli. Fino al ciclo di incontri tenuti da Norberto Capelli, docente di pianoforte dell’Istituto, per avvicinarsi, in maniera chiara e semplice, ai concetti di base dell’ascolto musicale. Anche per il nuovo anno prosegue la collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena che porterà al potenziamento della sinergia tra le due istituzioni cittadine a favore della specializzazione dei migliori studenti e dell’arricchimento dell’offerta concertistica sulla città. Esperienze di condivisione di percorsi didattici paralleli sono attive anche con la Fondazione Siena Jazz, per l’arricchimento della formazione professionale.
Ricca stagione di concerti ed eventi. Il Franci proseguirà la sua produzione musicale con un ricco calendario di eventi, promosso in collaborazione con vari istituti cittadini. Il nuovo anno proseguirà sulle note del “Franci Festival”: stagione di concerti da camera, con protagonisti docenti e studenti, insieme sul palco nell’omaggio ai grandi compositori. Per tutto il 2015 è in programma la rassegna “I concerti delle 7” dedicata ai grandi interpreti della musica classica, presso la Sala Rosa dell’Università degli Studi di Siena, con all’attivo circa 90 concerti eseguiti dai giovani studenti alle prese con strumenti, autori, stili ed epoche musicali. Studenti e docenti del Franci, inoltre, saranno protagonisti della vita culturale cittadina anche attraverso “incursioni musicali” speciali in luoghi insoliti e suggestivi della città come l’Orto botanico e i musei cittadini, già location d’eccezione durante la fortunata esperienza di “Sette Note per Sette Notti”. L’intensità spirituale della musica, inoltre, trova la sua naturale espressione nel Duomo di Siena che ha ospitato, in sinergia con l’Opera della Metropolitana di Siena, le celebrazioni del Natale e quelle Cateriniane.
“Nei suoi quasi duecento anni di storia – ha dichiarato Luciano Tristaino, direttore del Franci – l’istituto ha sempre rappresentato per la città un solido punto di riferimento per la formazione e la diffusione musicale. Il nostro obiettivo primario rimane quello di formare giovani musicisti, ma soprattutto di offrire loro opportunità per mettere in pratica quanto imparato sui banchi di scuola e entrare così nel mondo del lavoro con una preparazione solida e adeguata ai contesti del panorama musicale nazionale e internazionale. Tanti sono gli studenti che dal Franci sono arrivati a calcare i palcoscenici dei teatri più importanti o che fanno parte di orchestre internazionali. Risultati questi che sono sicuramente il frutto di una qualità ben espressa anche dai docenti che si dedicano sia all’insegnamento che alle produzioni per i nostri giovani talenti”.
“L’istituto Rinaldo Franci – ha commentato il sindaco Bruno Valentini – è un motivo di orgoglio per Siena, in virtù della qualità dei percorsi didattici di alta formazione, specializzazione e ricerca nel settore musicale e dei corsi accademici offerti ai nostri ragazzi. Altrettanto significativo è il dinamismo con cui l’istituto presta la propria collaborazione alle iniziative cittadine, valorizzandole, comprese quelle promosse dall’amministrazione comunale. Un’ importante istituzione che riveste, ormai, un ruolo irrinunciabile nel panorama culturale e artistico locale”.
“Mi auguro che il 2015 – ha detto Anna Carli, direttrice del Franci – sia un anno di consolidamento, di cambiamento e di rafforzamento. Sicuramente possiamo contare sul sostegno, anche economico, del Comune di Siena, della Regione Toscana e del Miur, che ha dimostrato così di dare credibilità all’impegno per la statizzazione che coinvolge i 20 istituti distribuiti su tutto il Paese. Sarà un anno in cui il Franci rafforzerà la collaborazione con le istituzioni locali e regionali, attraverso un’attiva partecipazione alla programmazione culturale del nostro territorio. Ma sarà anche il momento per guardare all’Europa e aprirsi ai privati, offrendo produzioni musicali di qualità che permettano ai nostri studenti di trovare occasioni per esibirsi e all’Istituto di trovare forme di sostentamento qualificanti”.
“L’Istituto nel corso della sua lunga storia è cresciuto e si è qualificato – ha detto Marco Masi, coordinatore dell’Area Educazione, Istruzione, Università e Ricerca della Regione Toscana – Oggi è un ente pubblico nazionale di alta formazione artistica e musicale che, pur proiettandosi a livello nazionale ha saputo mantenere un profondo legame con il territorio regionale di cui rappresenta uno dei “fiore all’occhiello”. Mi preme evidenziare il prezioso lavoro che l’istituto svolge nelle scuole primarie per sensibilizzare e favorire l’approccio alla musica dei bambini e ragazzi in una fase in cui la musica è formativa per tutti e può essere scoperta di “talento” per alcuni. L’educazione musicale ha un ruolo di rilievo all’interno delle politiche regionali per l’istruzione. Per questo la Regione in questi ultimi anni ha supportato le attività dell’Istituto con contributi finanziari significativi. Nonostante le note difficoltà di bilancio che devono fronteggiare gli enti locali, il sostegno alle attività dell’Istituto sarà rinnovato anche per il 2015”.