Sul mercato monetario, scendono l’Euribor a 1M e a 12M, rispettivamente allo 0,009% e allo 0,318%; in rialzo il 6M, allo 0,1685%, invariato l’Euribor a 3M, allo 0,07%. In calo il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,07%. Secondo rumors di mercato, lo staff della Bce avrebbe predisposto un QE da €500 Mld per l’acquisto di titoli di Stato con rating investment grade; sulle modalita, l’opzione maggiormente avvalorata e quella che prevede l’acquisto di una certa percentuale (tra il 20% e il 40%) dell’intero programma mentre la restante parte sarebbe coperta dalle singole BC nazionali, su cui ricadrebbe il rischio.
In ribasso i rendimenti dei Treasury statunitensi e degli omologhi europei. Movimento opposto per gli yield italiani con il decennale che fissa all’1,89% e il differenziale Btp-Bund salito intorno i 140 pb. In rialzo anche gli spread degli altri periferici. Salgono i prezzi dei Cds a 5Y, Lisbona esclusa. Sul fronte macro, in Germania, a novembre frena la produzione industriale (-0,5% a/a) e il surplus commerciale si riduce a €17,9 Mld con le esportazioni scese del 2,1% m/m. In Francia, sempre a novembre, la produzione registra un calo del 2,6% a/a e il deficit commerciale scende a €3,2 Mld. In UK, a novembre, la produzione industriale accelera (+1,1% a/a), in particolare quella manifatturiera segnala un incremento del 2,7% a/a. In Italia, nel III trim. 2014 il rapporto Deficit/Pil sale a 3,5% (3,7% nei primi 9M), tuttavia, l’Istat comunica che sono migliorati il reddito (+1,4% a/a) e il risparmio delle famiglie. Negli States, a dicembre, gli occupati nel settore non agricolo sono aumentati piu delle attese (+252 mila unità), portando a 2,95 Mln gli americani che hanno trovato lavoro nel 2014, il miglior risultato dal 1999; inoltre, nello stesso mese la disoccupazione scende a 5,6%, il piu basso livello da giugno 2008. In Cina, a dicembre, l’inflazione accelera all’1,5% a/a (dall’1,4% del mese precedente).
Tra le valute, il cross €/$ si riporta sopra l’1,18. La moneta unica perde terreno vs la sterlina inglese (-0,1%) e lo yen (-0,6%). Tra le valute emergenti, negativo il rublo e positivo il rand.
Tra le commodity, negativi il Wti (-3%) e il Brent (-3,6%) in scia alla speculazione che l’Opec non ridurra l’offerta globale di greggio. Positivi l’oro (+0,8%) e il gas naturale (+1,2%).
FTSE Mib: -3,27%
I migliori del FTSE Mib: MONCLER 2,36% ATLANTIA 1,01% WORLD DUTY FREE 0,98% I peggiori del FTSE Mib: B P EMILIA -6,68% BANCO POPOLARE -7,47% BMPS -8,63% I competitors sul listino: BMPS -8,63% BANCO Popolare -7,47% INTESA -4,05% BPM -3,51% UNICREDIT -5,49% B P EMILIA -6,68% UBI BANCA -5,14%