Ultimo appuntamento con il nostro speciale sulle contrade prima delle festività natalizie. Questa settimana, nella nona puntata, andiamo a conoscere la Contrada del Drago insieme al priore Laura Bonelli.
STRUTTURA – Il nostro viaggio parte da Piazza della Posta, davanti alla fontanina della contrada. Dai cancelli entriamo nella sala delle vittorie e qui comincia la nostra chiacchierata: “Gli organismi della contrada – esordisce il priore Laura Bonelli – sono l’Assemblea Generale, che è l’organo supremo della contrada e detiene tutti i poteri, la Sedia, che è invece l’organo deputato all’organizzazione e all’amministrazione del patrimonio. Quest’ultima è composta da 41 persone, oltre al priore troviamo il vicario, 3 provicari, le 16 cariche della contrada vale a dire il conservatore della legge, il cancelliere, il bilanciere, il camerlengo, l’economo, il conservatore dell’archivio, il provveditore all’oratorio, il signore del brio, l’addetto ai protettori, l’addetto ai giovani, il maestro dei novizi, l’addetto ai beni immobili, il provveditore alle finanze, il conservatore dei beni artistici, l’addetto ai gruppi donatori di sangue e l’addetto ai rapporti con i gruppi femminili. Ci sono poi i 12 consiglieri di Sedia, il cui compito è quello di assistere il priore nelle sue funzioni di controllo e tutela degli interessi morali ed economici, collaborando con le altre cariche della contrada, e i consiglieri del priore, cioè coloro che hanno già ricoperto il ruolo di priore e capitano, attualmente 7 persone. Alle riunioni della Sedia intervengono, con gli stessi diritti dei membri stessi, il capitano, il presidente della società di Camporegio ed il correttore. Ci sono poi i vicari coadiutori, attualmente 68 persone, il cui compito è quello di coadiuvare e sostituire i singoli membri della Sedia, e il Consiglio generale che è l’organo consultivo ed ausiliario della Sedia ed ha il compito di assistere la stessa negli atti di particolare delicatezza e di maggiore impegno economico per la contrada, formato oggi da 42 persone. Il governo della contrada rimane in carica 2 anni e per il suo rinnovo viene eletta una commissione formata da 7 membri nominati dall’Assemblea, che deve presentare una lista consultando prima la Sedia in carica e poi i coadiutori e il popolo. Personalmente sono al primo mandato da priore, che scadrà nel 2013. Sono stata precedentemente addetta ai giovani dal 1986 al 1996, addetta ai beni artistici dal ’98 al 2004, provicario e vicario dal 2004 al 2012. In totale sono in seggio da 24 anni. Per me è un grande onore ricoprire il ruolo di priore perché nel Drago è la prima volta che questa figura viene ricoperta da una donna e nell’attuale seggio la componente femminile è pari al 30%”.
IL POPOLO – “I protettori del Drago – prosegue Laura Bonelli – sono 1314 dei quali 614 donne, 289 bambini fino a 12 anni, 75 novizi fino a 16 anni, 240 giovani da 17 a 30 anni, 180 dai 30 ai 40, 415 dai 40 ai 65 e 115 over 65. Di questi, un centinaio sono residenti nel territorio, 140 in San Prospero, mentre gli altri vivono nel comune, in quelli limitrofi o addirittura in altre province. Il cambiamento del Drago si è verificato intorno alla metà degli anni 80. Prima eravamo un numero inferiore, poi siamo pian piano cresciuti, rimanendo comunque un popolo caratterizzato dalla non belligeranza. Abbiamo gli stessi rapporti con tutti ed una sola alleanza storica con l’Aquila. Possiamo dire che la nostra contrada ha un approccio popolare, vista anche la posizione piuttosto centrale. Il Drago si snoda qui e non abbiamo un vero e proprio rione. Piazza della Posta, per esempio, appartiene al territorio della nostra contrada, ma spesso e volentieri viene utilizzata per altre manifestazioni o cose varie senza che il Drago ne sia a conoscenza o gli venga chiesto il permesso. Devo anche dire che la nostra contrada è comunque sempre viva e piena di attività. Abbiamo la filodrammatica dragaiola, che da oltre 30 anni è un modo per aggregare le persone, insegnando il teatro e le tradizioni, abbiamo le bandieraie, realizziamo i tamburi, abbiamo un’attività editoriale, “I quaderni dei Malavolti” e organizziamo spesso delle belle iniziative come il “Diccelo”.
MUSEO E ORATORIO – Terminata la prima parte della nostra chiacchierata ci alziamo per iniziare il giro all’interno del museo e dell’oratorio. “Qui nella sala delle vittorie – prosegue il priore – facciamo le riunioni della Sedia e le assemblee. Troviamo tutti i palii vinti dalla nostra contrada e nella stanza in fondo, invece, trovano posto le monture. In cima alla stanza, dalla parte dell’entrata, c’è un quadro con gli stemmi di tutti i priori del Drago”. Usciamo dalla sala delle vittorie e torniamo in piazza della Posta di fronte alla fontanina di Vico Consorti, ex priore del Drago nel 1961, deceduto nel 1979. “E’ stata inaugurata nel 1977 – continua Laura Bonelli – e dalle scale di fianco possiamo salire verso l’oratorio. Nell’altare maggiore troviamo l’effige della Madonna della Tegola, realizzata in seguito ad una visione. C’è poi un busto di terracotta di Santa Caterina, protettrice della contrada, realizzato dal Marrina. A fianco all’oratorio troviamo alcuni arredi sacri molto particolari tra i quali l’abito papale di Benedetto XV, che era un contradaiolo del Drago. Vista la posizione del nostro oratorio, la benedizione del cavallo non possiamo effettuarla all’interno, ma la facciamo da sempre all’esterno della basilica di San Domenico. Solo in sporadici casi è stata effettuata all’interno dell’oratorio, nel 1682 e nel 1921-22”.
TERRITORIO – Il nostro viaggio prosegue poi nel territorio della contrada, partendo dal vicolo della Palla a Corda in cui si trova la stalla, per arrivare alla nuova società “Camporegio”, dietro la basilica di San Domenico, fino ai Voltoni: “Il Drago è una contrada molto legata al territorio – conclude Laura Bonelli – con una società molto attiva e tra le prime ad esser stata fondata. Luoghi simbolo sono il Vicolo della Palla a Corda ed anche Via del Paradiso, dove stiamo pensando di realizzare un ambiente polifunzionale, visto che adesso abbiamo solamente la sala delle vittorie. Anche San Domenico è un luogo importante. La cena della prova generale, infatti, la facciamo dentro al chiostro e siamo una delle poche contrade che può effettuarla anche quando piove. Prima alcune cene venivano fatte nel Vicolo della Palla a Corda. E’ li, infatti, che molti dragaioli giocavano da piccoli, trascorrevano molto tempo insieme ai loro amici soprattutto in estate e dove la contrada aveva alcune stanze in affitto e dove troviamo anche il nostro tabernacolo. Proprio l’8 dicembre scorso, abbiamo allestito una mostra all’interno della sala delle vittorie dedicata a Maria Grazia Daghini, autrice del nostro tabernacolo. Per concludere arriviamo poi nella nostra nuova società, inaugurata nel maggio del 2011 e realizzata grazie alla legge speciale. Sono spazi importanti, sia esternamente che internamente, dove nella stanza principale troviamo le colonne di Carlo Pizzichini. Da una scala interna arriviamo poi ai Voltoni, dove adesso troviamo le stanze dei novizi, dell’economato e dei giovani, una collocazione non casuale perchè vogliamo che contrada e società siano un tutt’uno e non 2 entità distinte. Le attività della contrada, infatti, devono interagire con quelle della società”.
Il nostro speciale osserverà una settimana di stop per le festività natalizie, quindi l’appuntamento è per lunedì 31 dicembre, quando insieme al priore Massimo Castagnini, andremo a scoprire la Contrada Capitana dell’Onda. A tutti i lettori di Sienafree, che ci hanno seguito numerosi in questi settimane, auguriamo un Felice Natale.
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Immagini © Giuseppe Pirastru
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