“Via dei Servi e via san Girolamo sono ormai luoghi di smarrita attesa mattutina, il sottopassaggio della stazione ferroviaria e i suoi parcheggi al coperto sono luoghi di bivacco, popolati da sacchi a pelo e fornellini. Il piazzale antistante alla stazione è continua sede di adunanze e schiamazzi cronici che rendono quasi grottesche le decorazioni natalizie di Porta Siena.” Così inizia un intervento di Roberto Bozzi per il Comitato cittadino di Azione Siena.
“Uno scenario ormai consueto – prosegue Bozzi – prodotto dall’arrivo di circa 60 (numero ancora incerto) richiedenti asilo dal Pakistan che, come unica colpa, hanno quella di essere dovuti scappare dalla povertà e da un regime totalitario, speranzosi di poter trovare accoglienza e nuova dignità nella nostra città.
I problemi di difesa del decoro urbanistico, della sicurezza e della solidarietà sono declinati dalla giunta De Mossi e dell’evanescente assessore Francesca Appolloni in modalità estemporanea e imbarazzante per tutti i cittadini.
Deve essere trovata un’immediata soluzione per l’alloggio di queste persone che non possono utilizzare parcheggi e stazioni per attese, pasti, bisogni fisiologici e pernottamenti. Non si può attendere che solo la Caritas faccia la sua parte, o che iniziative emergenziali (vedi l’encomiabile donazione di TerreCablate il 18 novembre scorso) sopperiscano alle necessità, mentre il Sindaco della nostra città latiti e non affronti nessuna seria programmazione di interventi in merito.”
Roberto Bozzi, membro del Comitato cittadino di Azione Siena con delega sul Sociale inoltre afferma: “Non sembra che il Comune stia affrontando in modo credibile ed efficace questa emergenza: Chiesa e volontariato non possono dare tutte le risposte e non è accettabile che si affidi solo a loro la soluzione del problema. Sappiamo bene che spesso i problemi nascono quando vi è una forte concentrazione di persone richiedenti asilo; pertanto, un accordo per poter inserire queste persone in altre strutture a piccoli gruppi, anche in altri territori, sarebbe importante. Da ciò che vediamo, però, non vi sono buoni rapporti con i comuni limitrofi, rovinati, pensiamo alle mense scolastiche, dalla stessa giunta De Mossi”.
Secondo Azione la risoluzione e l’indirizzo positivo del problema dei migranti non può essere nel rifiuto ex ante (anche perché inattuabile) o nella mera elemosina: queste persone posso essere molto utili in innumerevoli comparti produttivi della città; quindi, va dato loro l’occasione di lavorare e con il Comune garante, per dimostrare, nei fatti, la loro disponibilità a inserirsi nella società senese e italiana. Azione conferma la propria linea: fintanto che tratteremo i migranti da emarginati, non solo alimenteremo criminalità e crollo del decoro urbanistico, ma perderemo una grande opportunità economica e sociale per il Paese e la città.”