Mps è stata autorizzata a lanciare l’aumento di capitale dalla Bce lo scorso 2 settembre. Lo ribadisce in assemblea l’amministratore delegato Luigi Lovaglio rispondendo ad una domanda su una presunta mancanza di autorizzazione nel corso dell’assemblea straordinaria dell’istituto chiamato a varare la ricapitalizzazione. Lovaglio ha spiegato che “il processo autorizzativo della Dg Comp della Commissione europea riguarda il Mef ed è incentrato sulla concessione della proroga al Tesoro ai fini del mantenimento della quota di controllo” nella sottoscrizione dell’aumento. Il ministero dell’Economia con oltre il 64% del capitale si è impegnato a sottoscrivere quindi 1,6 miliardi dell’aumento.
“Più di un terzo” dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di Banca Mps serve per gli esodi volontari del personale. Ha spiegato Luigi Lovaglio. “Dobbiamo finanziare l’esodo di oltre 3 mila risorse, i tempi sono brucianti. Dal primo gennaio avremo così 270 milioni di costi in meno”.
Lovaglio quindi aggiunge: “Dotiamo la banca di un risultato operativo definitivamente in area confortevole e al livello dei competitor”. L’aumento, poi, ci darà “risorse per aumentare la capacità di sviluppo di finanziamenti a imprese e famiglie sul territorio”. Lovaglio osserva che “Prima lo facciamo prima la banca si mette in un area di sicurezza”.
L’ammontare di 2,5 miliardi viene ritenuto inoltre necessario “per un’adeguata patrimonializzazione alla banca anche in ottica prospettica in modo poi da concentrarci sui clienti”.