I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, infatti, si sono successivamente recati presso l’appartamento di Poggibonsi dove si trovava, notificandogli due ordini di esecuzione, del 2011 e del 2015, emessi a suo carico dalla Procura della Repubblica di Firenze e lo hanno arrestato.
L’uomo, durante la sua permanenza sul territorio nazionale, aveva declinato, nel corso dei numerosi controlli da parte delle varie forze di polizia, delle generalità false, per evitare di essere compiutamente identificato, essendo clandestino.
Proprio per questo, era stato più volte denunciato e, quando sono divenute definitive le condanne, l’Autorità Giudiziaria fiorentina ha emesso nei suoi confronti i provvedimenti restrittivi che erano rimasti ineseguiti sino a quando non è stato rintracciato dagli investigatori della Squadra Mobile.
Approfittando della sanatoria introdotta nel 2020, aveva infatti depositato presso la Questura di Siena la documentazione finalizzata a regolarizzare la propria posizione, facendosi assumere da un connazionale come collaboratore familiare.
E’ stato, però, smascherato grazie al riscontro delle impronte digitali, effettuate dalla Polizia Scientifica. Gli uomini della Mobile lo hanno rintracciato in un appartamento di Poggibonsi, nonostante avesse fornito all’Ufficio Immigrazione tutt’altro luogo di dimora.
L’uomo è stato, quindi, arrestato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Siena dove dovrà scontare otto mesi di reclusione.