“Investire nel verde urbano e negli alberi in città – afferma Riccardo Clemente – non serve solo a rendere la nostra città più bella ma serve anche a ridurre l’inquinamento dell’aria che respiriamo e contrastare i cambiamenti climatici.
La manutenzione del verde ed il reimpianto di nuovi alberi a Poggibonsi non è mai stata una vera priorità per l’Amministrazione comunale, visto lo stato delle alberature vecchie e nuove. Nonostante la spesa per la gestione del verde sia sempre cresciuta negli ultimi anni, le piante ed i giardini hanno avuto sempre i soliti problemi: erba alta e tagli tardivi, piante vecchie e pericolose, nuovi alberi che dopo un anno seccano.
Solo recentemente si è notata una aumentata sensibilità sul tema del verde urbano che ha portato all’assunzione di un dottore agronomo in Comune, un segnale importante che ci fa ben sperare in futuro in una maggior cura e professionalità nella progettazione e manutenzione del nostro verde pubblico.
Chiediamo al Sindaco ed all’Amministrazione di continuare ad investire nel verde in città non solo nel centro e nelle frazioni ma anche nelle zone industriali dove l’inquinamento è maggiore, impiantando alberi come i Frassini ed i Platani che riducono i principali inquinanti dell’aria e contrastano meglio i cambiamenti climatici.
Recentemente la regione Toscana ha emanato un bando per finanziare l’impianto di alberi in 63 città per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre così anche l’inquinamento dell’aria da polveri sottili e biossido di azoto. Poggibonsi, non era tra le città individuate dal bando in base alle rilevazioni dell’Arpat. Chiediamo al Sindaco di far inserire il nostro comune tra quelli che necessitano di interventi di forestazione (usando anche diversi criteri) vista la presenza di molte attività industriali e di un inceneritore così da migliorare ulteriormente la qualità dell’aria e rendere la nostra città ancora più verde e sostenibile.
Un intervento che questa Amministrazione potrebbe fare subito, sarebbe quello di tornare a piantare un albero per ogni neonato così come previsto dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013. Un intervento che porterebbe ogni anno circa 200 alberi insieme all’arrivo della cicogna.
Rinnovare le alberature stradali e dei giardini pubblici – cpmcòide Riccardo Clemente -, avere cura delle nuove piante, progettare nuove aree verdi anche nelle zone industriali dove le persone trascorrono gran parte della loro giornata non migliorerebbe solo l’aspetto estetico e microclimatico ma soprattutto gioverebbe alla salute di tutti.