Dalla comunicazione si è appreso che la prossima fornitura sarà di 26.400 dosi, mentre da precedente comunicazione avrebbe dovuto essere di 44.500 dosi: in pratica, si tratta di un dimezzamento.
La nuova data di consegna in Italia è stata anticipata al 27 febbraio, mentre era attesa per il 1 di marzo. Anche per la fornitura successiva è prevista una consistente riduzione: 7.100 dosi al posto delle 27.600 precedentemente comunicate. Sempre nella comunicazione della struttura nazionale si chiarisce che, a fronte della riduzione comunicata dalla casa farmaceutica, si è reso necessario ridurre proporzionalmente le dosi assegnate in eguale misura percentuale per tutte le Regioni.
“Così non va – dichiara l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -, è l’ennesima doccia fredda proprio nel momento in cui si sta ampliando il target per AstraZeneca fino a 65 anni e a nuove categorie, recependo anche gli indirizzi emersi dal Consiglio regionale di ieri. Senza vaccini non si vaccina”.
“La campagna di vaccinazione in Toscana – continua – procede a pieno ritmo e siamo ai vertici nazionali per capacità vaccinale, ma queste riduzioni improvvise creano grandi difficoltà, costringono la macchina a rallentare a discapito della salute di tutti i cittadini, proprio nel momento in cui serve accelerare al massimo. In Toscana nessuna dose viene sprecata o ritardata, siamo anche tra coloro che hanno somministrato più vaccini AstraZeneca in Italia. La macchina viaggia e può andare ancora più veloce ma serve la benzina”.
“La nostra pianificazione multicanale – conclude Bezzini – garantisce massima efficienza e possiamo arrivare complessivamente a volumi giornalieri anche di 20mila/25mila somministrazioni al giorno, ma se mancano i vaccini è dura”.