Tortura, lesioni aggravate, falso ideologico, minacce aggravate e abuso di potere nei confronti di un detenuto tunisino in isolamento per reati legati allo spaccio di droga. Sono queste le ipotesi di reato per le quali il gup di Siena Roberta Malavasi oggi, giovedì 26 novembre, ha rinviato a giudizio cinque agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nell’ottobre del 2018 al carcere di San Gimignano.
Secondo il PM che conduce l’inchiesta gli agenti avrebbero inflitto al detenuto “acute sofferenze fisiche” e un trattamento “inumano e degradante”.
Da quando nel nostro Paese è stato introdotto il reato di tortura, nel 2017, questo è il primo caso di rinvio a giudizio per questa fattispecie di reato e riguarda un ispettore superiore, due ispettori capo e due assistenti capo coordinatori. Altri dieci agenti sono al momento indagati dalla Procura senese.
La prima udienza del processo è stata fissata per il 18 maggio presso il Tribunale di Siena, e sarà presieduta dal presidente del Tribunale Luciano Costantini.