Non solo: si creavano fenomeni di rigurgito verso monte ed esondazione nelle aree circostanti. Ciò avrebbe potuto provare problemi di stabilità al ponte e all’opera idraulica sotto le quali scorre il corso d’acqua.
La manutenzione ordinaria, come sempre portata avanti da Cb6 nella tutela del rischio idraulico, prevedeva la trinciatura della vegetazione infestante presente in eccesso all’interno dell’alveo attivo. Visto che il fosso è molto ripido e ha carattere torrentizio, non è stato possibile realizzare l’intervento con mezzi meccanici: per questo sono stati utilizzati esclusivamente mezzi manuali quali decespugliatori e motoseghe elettriche.