“Il sindaco di Abbadia San Salvatore Tondi Fabrizio ha relazionato sulla situazione complessiva dell’intera area del sud della Toscana evidenziando i forti elementi di criticità che derivano dalla situazione della provincia di Arezzo fortemente colpita dalla pandemia”, si legge nel comunicato a firma del sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi (presidente), del sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, del sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, del sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti e del sindaco di San Quirico d’Orcia Danilo Maramai.
“Negli incontri istituzionali – proseguono i Sindaci – l’assessore regionale Simone Bezzini ha chiesto il massimo impegno e la massima disponibilità per l’utilizzo delle strutture anche per l’accoglienza di degenze da Covid-19 di non particolare gravità, al fine di alleggerire il carico di alcuni ospedali attualmente fortemente affollati a causa della diffusione del virus.
I Sindaci dell’Unione hanno sempre dimostrato la massima disponibilità e comprensione per la ricerca di soluzioni, che consentano al sistema sanitario regionale di fare fronte alla grave crisi, cercando di contemperare la tutela della salute dei cittadini residenti nelle zone marginali e l’assoluta necessità del mantenimento dei servizi sanitari e diagnostici di base.
E’ evidente che un eventuale aumento di mobilità dei cittadini di questi territori, derivante dal depotenziamento dei servizi sanitari presso l’ospedale di Abbadia San Salvatore, comporta, oltre un grande disagio per i cittadini, un aumento dei rischi di contagio e il possibile sovraccarico delle strutture verso le quali verranno dirottati i cittadini per le normali cure e diagnostiche no covid, che comunque restano necessarie.
I Sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia condividono la necessità di assumere in questo momento gravissimo tutte le decisioni che possano supportare la tutela della salute dei malati da Covid-19, ribadendo però con assoluta fermezza che tali provvedimenti non possono mettere in discussione la tutela della salute di tutti i cittadini non malati di Covid-19 e che tali decisioni devono avere carattere assolutamente temporaneo, eccezionale e d’urgenza, richiedono l’assoluta garanzia che gli standard ordinari dell’ospedale di Abbadia San Salvatore verranno ripristinati al termine del periodo di emergenza.
Risulta pertanto evidente che è necessario, e sarebbe inaccettabile qualunque decisione diversa, che venga garantita presso l’ospedale di Abbadia San Salvatore, anche durante l’emergenza, la figura dell’anestesista che possa garantire le attività di pronto soccorso e la diagnostica con il mantenimento di un numero adeguato di letti no Covid-19 con modalità da verificare sfruttando la struttura ospedaliera in maniera razionale.
Quello che i Sindaci dell’Amiata Val d’Orcia richiedono al presidente Eugenio Giani e all’assessore regionale Simone Bezzini è che venga mantenuto l’impegno, più volte assunto e ribadito, relativamente al ruolo dell’ospedale di Abbadia San Salvatore quale elemento strategico per la tutela della salute degli abitanti dei nostri territori e che, passata l’emergenza verranno garantite le figure professionali, i servizi e le attrezzature presso l’ospedale di Abbadia San Salvatore.”