Così il presidente di FIA – Federazione Imprese Autonoleggiatori – Confindustria Federvarie Daniele Ercoli.
“Da mesi, dall’inizio della pandemia – prosegue Ercoli -, associazioni di categoria ed imprese stanno lottando per la sopravvivenza, aperte per legge quali servizi essenziali ma di fatto chiuse per mancanza di richiesta, a fatturato ZERO e ad aiuti ZERO. 35.000 imprese tra vetture e autobus, più di 200.000 addetti tra poco esauriranno le proprie riserve finanziarie nella più totale indifferenza dello Stato. Il Coordinamento delle associazioni di categoria lancia oggi l’ultimo appello al Governo e ai Ministeri preposti perchè si rendano finalmente conto che il settore non ha alcuna risorsa per sopravvivere fino alla ripresa delle attività che nella più rosea delle previsioni potrà avvenire nel 2022. Siamo l’ossatura portante del turismo, del business travel, dell’industria fieristica e congressuale, alimentiamo un volano (vetture/carburanti/assicurazioni/manutenzioni) quantificabile in milioni di euro, fino ad inizio pandemia il nostro lavoro era lo 0,5 del PIL nazionale, oggi il fatturato globale è tracollato del 95% e il rischio di disordini sociali è dietro l’angolo.”