Oltre ai sei anni e alla sanzione pecuniaria di 2.5 milioni ciascuno, Profumo e Viola sono stati condannati anche alle pene accessorie di rito, tra cui 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e due anni di interdizione dagli uffici direttivi di imprese. Condannato a 3 anni e 6 mesi per false comunicazioni sociali anche l’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori.
Per l’attuale presidente di Banca Leonardo, a processo però in qualità di ex presidente di Mps, per Viola, ora senior advisor in Boston Consulting Group e allora ad dell’istituto di credito, per Salvadori e per la stessa banca, la Procura aveva chiesto al Gip l’archiviazione, poi respinta e, lo scorso giugno in dibattimento, aveva rinnovato la proposta di assoluzione.
Le accuse erano di falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Alexandria e Santorini e alla loro contabilizzazione a saldi aperti nei bilanci di Mps per gli anni 2013 e 2014 e il primo semestre del 2015. Il pm Stefano Civardi, durante la sua requisitoria, prima di ribadire la richiesta di assoluzione, aveva spiegato che tale contabilizzazione, pur “non corretta”, “di certo non era diretta a ingannare soci e mercati”. La difesa ha sempre sostenuto che “nessuna informazione fuorviante è mai stata data al mercato”.