Dopo oltre sei mesi di inattività forzata a causa dell’emergenza Covid, il Cai (Club alpino italiano) di Siena torna a effettuare qualche escursione. Si comincia il 22 agosto con l’uscita dedicata ai ragazzi disabili. Si tratta di una passeggiata guidata alle fonti del Vivo d’Orcia. L’iniziativa rientra nelle attività di Montagnaterapia, per offrire ai giovani con problemi l’ormai riconosciuta efficacia terapeutica di escursioni in compagnia a contatto con la natura.
La ripartenza della vita del Cai avviene comunque con la consapevolezza che il pericolo rappresentato dal virus è ancora in agguato. Quindi le precauzioni sono d’obbligo.
Dai primi giorni del lockdown, tutte le escursioni previste dal Cai sono state cancellate. Ora con cautela riprenderanno ma il programma originario valido sino alla fine dell’anno è stato soppresso.
Come è successo a tutte le associazioni, anche il Cai ha sofferto per questa sospensione di ogni attività sociale. I soci si sono accontentati di fare gite e trekking con i propri familiari e hanno surrogato la vita di comunità in montagna con foto e video postati sulle chat dell’associazione. In attesa dell’auspicato ritorno alla normalità.
Intanto si ricomincia appunto con la visita a Vivo d’Orcia, all’Ermicciolo, dove ci sono le sorgenti che riforniscono di acqua anche Siena. Parteciperanno all’escursione i ragazzi che fanno riferimento all’associazione “Le bollicine” e che sono ospitati da Casa Clementina e Casa Fragola, a Porta Tufi.
In passato con il Cai hanno fatto una ciaspolata sulla neve, sono stati due giorni in un rifugio a Massa Marittima, hanno visitato la riserva naturale a Castiglione della Pescaia e hanno fatto un trekking notturno nelle Crete.