Lo scopo della campagna è quello di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di comprare (e non solo di leggere i giornali), perché l’acquisto rende la stampa libera e indipendente. Inoltre ribadire il ruolo delle edicole, investite in questi anni da una crisi pesantissima, quale luogo fondamentale della diffusione della stampa, veri e propri spazi di democrazia e presidi di libertà, socialità e benessere del territorio. Infine la campagna vuole evidenziare il valore dell’informazione di qualità.” Così un intervento di Daniele Cortonesi, responsabile comunicazione Partito Democratico senese.
“Le ragioni di questa crisi sono chiare. In Italia si legge sempre di meno e la fascia di età che acquista i quotidiani stampati si attesta dai 55 anni in su. Le rassegne stampa televisive e la possibilità di leggere i giornali online e su dispositivi digitali hanno generato, negli ultimi anni, un pesante calo delle vendite dei giornali cartacei del 50%.
Inoltre l’aggio, differente tra quotidiani e periodici, è di circa il 20% del prezzo di copertina ed è fermo da 10 anni. Negli ultimi anni negli incassi si è registrato un progressivo calo, fino al 25% riscontrato nel 2019, mentre aumentano i costi fissi. Questa situazione ha costretto gli operatori ad una riconversione delle strutture con la vendita di altri articoli come giocattoli e souvenirs.
In provincia di Siena, dal 2015 ad oggi in seguito a questa crisi su 241 edicole operanti hanno cessato l’attività 36, di cui 5 nella sola città di Siena.
Il Partito Democratico condivide le motivazioni alla base di questa campagna – conclude Daniele Cortonesi – e invita le amministrazioni comunali senesi ad adoperarsi per rilanciare il settore attraverso il rinnovamento della rete di vendita con l’eventuale affidamento di nuovi servizi amministrativi e accordi con grandi operatori commerciali e di servizi (come fatto dai Comuni di Firenze, Forli, Cesena, Modena, Bari, Genova) e il riconoscimento del beneficio dell’esenzione totale o parziale dal pagamento del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (come fatto dai Comuni di Cesena, Forli).”