Le varie fasi del restauro, affidato alle mani di Luca Bellaccini, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, saranno visibili attraverso visite guidate e approfondimenti sull’opera proprio a cura degli stessi restauratori. Alla presentazione del 21 novembre seguiranno altri appuntamenti il 19 dicembre, il 9 gennaio, il 13 febbraio ed il 12 marzo, sempre con doppio orario alle ore 17:30 e alle ore 18:30.
Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, pittore già molto affermato e impegnato in varie committenze pubbliche, ricevette l’incarico di dipingere una pittura a fresco sopra l’altare della Cappella di Piazza del Campo il 6 marzo 1537. Come specificato nel contratto, essa doveva rappresentare una Madonna con il Bambino al centro, i quattro protettori della città ai due lati e sopra un Dio padre contornato da angeli. L’affresco della Cappella venne terminato, come risulta dal pagamento di 56 lire, il 2 aprile 1539. Nel corso dei secoli l’affresco ha subito numerosi interventi di restauro. Intorno alla metà dell’Ottocento l’affresco era a malapena visibile, nonostante fosse stato oggetto di ridipinture. Dopo un intervento coordinato nel 1950 dall’Istituto centrale del Restauro, nel 1969 l’affresco venne staccato e trasferito all’interno del Palazzo Pubblico. Verrà ricollocato solo nel 1980 e schermato da un vetro appositamente progettato, che tuttavia, oggi, è ritenuto la causa principale del più recente degrado dell’opera. In accordo con la competente Soprintendenza, a giugno del 2019 il vetro è stato rimosso e l’affresco protetto e poi trasferito all’interno del complesso museale Santa Maria della Scala per il restauro, dove, grazie a queste visite sarà possibile ammirarlo da vicino e sotto la guida di coloro che in questi mesi lavoreranno al suo recupero.
Le visite guidate sono a numero chiuso, si consiglia la prenotazione a sienasms@operalaboratori.com – 0577 286300