Maurilio Manara, detto Milo, nasce a Luson (Bolzano) nel 1945. E’ uno dei più celebri fumettisti italiani del dopoguerra. Disegnatore dal tratto raffinato, ha saputo creare un mondo onirico popolato di ragazze bellissime e impossibili, talmente affascinanti ed eteree da essere totalmente irreali. Si dedicò inizialmente alla pittura e alla pubblicità mentre il mondo del fumetto lo vede esordire nel 1969 su “Genius”, collana erotico-poliziesca edita da Furio Viano. Durante la sua lunga carriera vanta addirittura una collaborazione con Fellini, Negli anni ’70 disegna due numeri di “Terror” e “Jolanda de Almaviva”, serie che già mettono in luce la sua capacità di creare un ponte fra lo sguardo del lettore e i suoi sentimenti. Manara non si è cimentato solo con tematiche legate alla narrativa ma ha anche spaziato, seppur raramente, nel campo della satira. Inizia la collaborazione con “Il corriere dei ragazzi” mentre, successivamente, approda a varie collaborazioni tra cui si distinguono Larousse ed Enzo Biagi per “La Storia d’Italia”. Esce poi la rivista francese “A Suivre”; si tratta della prima storia di cui Manara scrive interamente la sceneggiatura. I suoi racconti, storie, lavori sono ormai sempre più attesi e ogni uscita diventa un successo. Più di trent’anni di fumetti e racconti decretano l’importanza storica e artistica di Milo Manara nell’ambito del fumetto italiano e della narrativa.
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