Il Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato oggi i risultati preliminari del 2018. La Banca torna in utile nell’esercizio per 279 milioni di euro nell’anno, nonostante un quarto trimestre in passivo di 101 milioni dovuto agli oneri straordinari.
I dati evidenziano una accelerazione dell’attività commerciale nel 2018 con forte attenzione alla profittabilità della relazione e al controllo del costo del funding: erogati nuovi mutui retail per 5,5 miliardi di euro (+68% a/a) e nuovi mutui corporate per 2,6 miliardi di euro (+43% a/a).
Stabilizzazione della raccolta diretta commerciale (conti correnti e depositi a tempo pari a circa 62 miliardi di euro a fine dicembre).
Forte contenimento degli oneri operativi: -7,6% a/a.
Riduzione dello stock dei crediti deteriorati lordi per circa 29 miliardi di euro nel corso del 2018 per effetto delle cessioni di sofferenze (27 miliardi di euro) e della riduzione delle inadempienze probabili (2,3 miliardi di euro):
– Gross NPE ratio al 16,4% (35,8% a dicembre 2017) e Net NPE ratio all’8,7%
– Copertura dei crediti deteriorati al 53,1% (sofferenze al 62,4%), impattata dalle operazioni di cessione concluse nel quarto trimestre
Costo del credito a 72 punti base, che risente anche del passaggio a default di alcune grandi posizioni e degli effetti delle cessioni di sofferenze leasing; escludendo tali componenti, costo del credito ordinario in linea con i trimestri precedenti.
Grazie anche alle importanti azioni di derisking implementate nell’ultimo trimestre, che hanno portato ad una riduzione di RWA di 4,9 miliardi di euro, aumento dei principali indicatori patrimoniali:
– Common Equity Tier 1 transitional al 13,7% (12,5% a settembre)
– Total Capital Ratio al 15,2% (13,9% a settembre)
Per quanto riguarda i risultati del quarto trimestre si evince un risultato operativo lordo a 134 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al quarto trimestre 2017 al netto delle componenti straordinarie, ma in calo t/t principalmente per effetto delle perdite legate alle azioni di derisking implementate nel trimestre e dell’incremento dei costi tipico di fine anno.
Margine di interesse a 431 milioni di euro (-2.5% rispetto al terzo trimestre): positivo contributo della componente commerciale, più che compensato dalla riduzione di componenti non commerciali, impattate da poste non ricorrenti.
Commissioni pari a 360 milioni di euro, in crescita di circa il 2% t/t grazie al comparto wealth management e servizi di pagamento.
Costi operativi a 635 milioni di euro in crescita del 13% t/t, per effetto di fenomeni stagionali; la dinamica annua evidenzia una riduzione del 7,6% a/a.
Risultato netto negativo per circa 101 milioni di euro, inclusivo della contabilizzazione degli oneri di ristrutturazione per circa 150 milioni di euro, relativi all’uscita di 650 persone nel 1° semestre 2019 attraverso il Fondo di Solidarietà.