Nel 1958, in un paesino della Spagna popolato da contadini, artigiani, piccoli commercianti e famiglie che dominano su tutte le altre, l’arrivo di uno straniero male in arnese – l’Argentino – desta curiosità. Nessuno sa di preciso chi sia, ma il capo di una banda di ragazzini, Rosario, lo riconosce subito.
Come già avveniva in Nudi come siamo stati, quello che Ivano Porpora crea nei suoi microcosmi paesani – sempre piccoli paesi, quasi villaggi – è un mondo nel quale ogni gesto, ogni parola si riduce a una questione di perdizione o salvezza, affrontando di petto il tema meraviglioso (e universale) della lotta tra la Vita e la Morte. Ivano Porpora è nato nel 1976 a Viadana, in provincia di Mantova. Ha pubblicato il romanzo La conservazione metodica del dolore (Einaudi 2012), le poesie Parole d’amore che moriranno quando morirai (Miraggi 2016), la favola per bambini La vera storia del leone Gedeone (Corrimano 2016), le fiabe per adulti Fiabe così belle che non immaginerete mai (LiberAria 2017). Tiene corsi di scrittura in giro per l’Italia e pubblica una newsletter gratuita di scrittura“.