“E’ l’eterna dialettica tra il distruggere ed il costruire, fra il capire e il rifiutare, fra il morire e il vivere ognuno come vuole, in armonia, accettando le differenze e i difetti degli altri. Conoscendoci e riconoscendoci.
C’è invece in questo secolo più che breve, chi accusa, sancisce e giudica senza sapere, peggio, senza voler sapere, rincorrendo solo la divinità della comunicazione per apparire il solito quarto d’ora e poi sparire per sempre.
Se vogliamo fare davvero di questo Stato una comunità di popoli dobbiamo comprendere e soprattutto comprenderci.
Siena è il fulgido esempio di una comunità che esalta le proprie differenze ma si riunisce intorno ai valori della solidarietà e del rispetto, della concordia.
Tutti quelli che vogliono giudicarci senza conoscerci si rassegnino: sono solo parole che si perdono nel vento. La storia siamo noi.”