Così l’inizio di una nota congiunta dei Coordinamenti Comunali di Forza Italia di Asciano e Rapolano.
“Una simile scelta avrebbe dovuto semmai essere orientata e condivisa dalla cittadinanza, l’unica ad avere titolo per creare un progetto di questa portata. Progetto che doveva essere frutto di una profonda, maturata riflessione nonché di un’attenta e ponderata analisi. Così però non è stato.
I cittadini, che avrebbero dovuto avere il ruolo di protagonisti, sono stati ridotti a semplici comparse, perlopiù completamente ignare e inconsapevoli delle reali conseguenze.
Gli effetti maggiormente negativi di un’eventuale fusione poi, ricadrebbero soprattutto sulle frazioni dei due Comuni, che verrebbero ancor più penalizzate correndo il rischio concreto di essere relegate ad un ruolo d’assoluta ininfluenza.
La dislocazione degli uffici comunali nelle frazioni, così come del resto la costituzione di eventuali municipi, sebbene prospettati nella relazione illustrativa, non trovano invece una puntuale definizione e previsione nella proposta di fusione e ciò a chiara dimostrazione dell’approssimazione e della superficialità del progetto.
Non è dato in alcun modo sapere poi come verranno impiegati i finanziamenti eventualmente erogati da Stato e Regione.
La vaghezza e la genericità delle disposizioni contenute nella proposta, senza dubbio, privano i cittadini di ogni e qualsivoglia garanzia di buon governo e di buona gestione delle risorse pubbliche obbligandoli di fatto a scegliere “a scatola chiusa”.
Per quanto riguarda la presunta riduzione dei costi della politica, riteniamo che non si possa certo risparmiare sulla democrazia e neppure a discapito tra l’altro dell’identità, della storia e delle tradizioni di due comunità, le cui specificità e differenze devono invece essere preservate e valorizzate.
A prescindere da un’eventuale fusione occorrerebbe invece eliminare gli sprechi e tagliare le spese inutili perché è questo che i cittadini chiedono nonché uno degli obbiettivi primari che una buona Amministrazione dovrebbe perseguire.
Infine, sebbene consapevoli della necessità di un cambiamento, crediamo che ciò possa avvenire esclusivamente attraverso le prossime elezioni amministrative in ambedue i Comuni, che devono rimanere tra loro distinti, con la scelta in ognuno di essi di persone che siano all’altezza dell’incarico ed in grado di portare quel vero rinnovamento, che ormai tutti si auspicano, che non può certo realizzarsi attraverso questa fusione del tutto inutile ed inconcludente che costituirebbe soltanto uno sfortunato matrimonio, dettato dal puro interesse e deciso da pochi, dal quale non sarà mai possibile divorziare o sfuggire e, come tale, foriero di infelicità ed insoddisfazione per ambedue le cittadinanze”.