IL QUADRO
– Settimana dominata dal flusso di news politiche da Washington con variazioni limitate per le asset class rischiose
– Il focus ritorna ora sui temi macro, con il primo meeting della Fed presieduto da Powell: atteso un rialzo dei tassi e un upgrade al quadro macro e alle aspettative sul sentiero futuro dei tassi ufficiali
Dopo diverse settimane durante le quali la politica è stata al centro dell’attenzione, il focus ritorna su temi macro e di politica monetaria. Il primo meeting della Fed presieduto da Powell potrebbe consegnarci, in aggiunta all’atteso rialzo dei tassi, una revisione al rialzo del quadro macro e del sentiero sui tassi ufficiali atteso dai membri del FOMC. Una recente survey ha trovato che il 28% degli investitori si attende che la revisione al rialzo del tasso terminale sul Fed Funds Rate USA sarà il fattore dietro rendimenti di mercato più elevati in futuro, mentre solo il 21% si aspetta che questo sarà guidato da inflazione più elevata.
FONDI AI ALLA PRIMA PROVA DI CORREZIONE: UMANI 1 – MACCHINE 0
Il risultato non è definitivo, ma se è vero che gli umani saranno costretti a fare i lavori che le macchine non vorranno fare, c’è un futuro per noi nel mondo della gestione dei portafogli. Uno degli sbocchi che i concetti di AI (Artificial Intelligence), Machine Learning e Big Data hanno avuto nel mondo della finanza è la nascita di un gran numero di fondi che basano i loro processi d’investimento su queste metodologie. La recente fase correttiva dei mercati ha costituito il primo banco di prova per questa categoria di fondi. In una recente nota J.P Morgan ha comparato la performance dei fondi AI con altre categorie simili, la cui caratteristica comune è l’utilizzo di un approccio non-discrezionale, guidato da più o meno complessi modelli matematico-statistici. A febbraio i fondi AI hanno registrato un calo del 7,3%, che sorpassa il -6,5% dei fondi sistematici (CTAs), una performance eccezionalmente negativa nella storia quasi trentennale dell’indice, e il -2,9% dei fondi risk parity. Queste categorie di fondi nella fase correttiva a cavallo tra gennaio e febbraio hanno performato peggio dei tradizionali fondi discrezionali.
MEETING FED: ATTESO UN RIALZO E UPGRADE MACRO E PREVISIONI TASSI
Il meeting del FOMC (l’organismo che determina la politica monetaria USA), di martedì-mercoledì è interessante sotto vari profili. Per quanto riguarda il livello dei tassi ufficiali, le aspettative del mercato sono per un rialzo, il primo dei tre attesi per l’anno in corso, che porterebbe l’intervallo sul fed funds rate al 1,50-1,75%. Riguardo i cosiddetti dots, le aspettative dei membri del FOMC per la futura evoluzione dei tassi ufficiali USA, a dicembre le attese erano per tre rialzi nel 2018, altri 2 nel 2019, 1-2 nel 2020 e per un tasso sui Fed Funds terminale atteso nel lungo periodo del 2,75%. E’ probabile che questo sentiero venga rivisto al rialzo, specialmente a fronte di una molto probabile revisione in senso positivo delle previsioni macroeconomiche che trimestralmente la Fed produce. I tre rialzi del 2018 potrebbero diventare quattro e il tasso atteso nel lungo periodo potrebbe essere rivisto al rialzo.
Un possibile fattore frenante è il flusso recente dei dati, che potrebbe indurre i membri ad attendere giugno per modificare la traiettoria. L’inflazione di febbraio è stata in linea con le attese, mantenendo la dinamica dei prezzi in una totale assenza di trend. Inoltre, le deboli vendite al dettaglio rilasciate in settimana hanno causato una drastica revisione al ribasso nelle misure, molto in voga ultimamente, che tentano di prevedere l’andamento dell’economia in tempo reale. L’indicatore GDP Now della Fed di Atlanta (una misura della crescita del Pil nel trimestre in corso) è sceso drasticamente all’1,9% dal 5,4% di febbraio.
LA SETTIMANA
– Indici PMI (GER, FRA, area euro) – Le aspettative per gli indici PMI, uno degli indicatori più efficienti per prevedere il passo di corsa nell’economia nel breve termine, sono per un ennesimo calo a marzo, dopo quello registrato a febbraio. Il calo manterrebbe comunque gli indici su livelli storicamente elevati: per l’area euro l’indice composito calerebbe a 56,8 da 57,1 a febbraio e 58,8 di gennaio, il massimo storico della serie.
– Meeting UE – I leader dei paesi dell’UE si riuniscono giovedì-venerdì per mettere a punto le linee guida sulla Brexit.
– Meeting G20 – Il meeting odierno è di interesse in relazione agli ultimi sviluppi sulle politiche commerciali USA