“La sua analisi non è certo diversa da quello che sosteniamo da tempo: un centro spopolato è sintomo di una città morente. E’ ormai palese che le amministrazioni che si sono succedute negli anni, tutte della stessa parte politica, hanno scelto di trasformare Siena in una città – museo, che vive solo durante il giorno e solo per alcuni periodi dell’anno, cercando in ogni modo di rendere la vita ed il commercio tra le mura sempre più difficile. Il mercato delle abitazioni è un mercato drogato, favorito anche dalle pessime scelte delle amministrazioni, che rendono quasi impossibile ai senesi di tornare a risiedere dentro le mura, a vivere giornalmente la loro città e le loro contrade. Anche la stessa contrada – ci duole dirlo – se non ha una popolazione che la vive giornalmente sul territorio si trasformerà in un circolo, e se muoiono le contrade muore quella che è l’anima più profonda di Siena. Non possiamo permetterci di perdere la nostra storia, i rapporti umani e culturali di cui vive la nostra città, dobbiamo spezzare quel meccanismo che negli anni si è caratterizzato in uno scambio di favori ed appoggi politici reciproci; dobbiamo riaprire Siena a coloro che la amano e non vogliono solo sfruttarla. Anche il commercio in centro sarà sempre più difficile sostenerlo senza un aiuto concreto dell’amministrazione comunale e se continua questa amministrazione o anche una simile guidata dal solito schieramento noi non vediamo molto futuro. Non stiamo dicendo cose campate in aria: ogni senese, girando per la città, potrà vedere che ormai le botteghe scompaiono e lasciano il passo ad attività che si basano sul turismo di massa, che vive la nostra città solo per qualche ora e poi scappa. Il turismo stesso è una risorsa ma non quello che viene ricercato oggi a Siena, quel turismo che tanto piace per i numeri non porta quel guadagno che servirebbe a sopperire ad una perdita con cui ormai dobbiamo imparare a convivere, ci riferiamo al Monte dei Paschi, il turismo che merita la nostra città è un turismo di qualità che decide di sostare nella nostra Siena, che spende in città, che alimenta una serie di attività anche di qualità e che farebbe rifiorire anche quella che era la vecchia bottega artigiana. Noi ci prendiamo la responsabilità di dirlo, con questa amministrazione non è possibile cambiare la strada che abbiamo preso ma è necessario un cambio deciso per riportare Siena alla sua giusta posizione”.
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giovedì, 18 Aprile 2024