“D’altronde è inevitabile che chi non conosce le nostre tradizioni non possa comprendere le necessità ed i rischi nell’affrontare una materia tanto delicata e non comprenda come, indipendentemente dalle responsabilità individuali che vanno perseguite dalla Procura della Repubblica, l’affiancarsi alle associazioni animaliste in un processo così delicato equivale a gettare discredito sulla cultura senese e sulla sua espressione più tipica: il Palio. In una società che semplifica tutto, il vedere il Comune di Siena accanto agli animalisti equivale non alla tutela del Palio, ma alla sua delegittimazione. Il Comune ben poteva attendere gli esiti del processo ed esercitare il potere regolamentare e disciplinare nei confronti dei fantini una volta appurata la verità processuale oppure provvedere alla loro sospensione preventiva in attesa dell’esito del processo. Ma non c’era da aspettarsi nulla di meglio da un Comune che ha abdicato a qualunque prerogativa in ordine al Palio e che né ha chiarito né ha spiegato quale sia la reale portata di questo meraviglioso aspetto culturale agli altri organi che governano Siena”.
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domenica, 24 Settembre 2023