“Ogni giorno troviamo fuori dalle attività commerciali e per le vie del centro persone che chiedono l’elemosina, talvolta anche con insistenza o usando metodi che sfiorano l’intimidazione, disturbando soprattutto gli anziani e le donne. La carità è un atto di grande valore sociale, ma, alla luce degli ultimi episodi, dobbiamo domandarci quanto di quello che viene dato sotto forma di elemosina resti effettivamente nelle mani dei questuanti e quanto, magari, vada a finire nelle tasche di chi eventualmente organizza questo vero e proprio racket. Una situazione, che ogni giorno che passa, diventa sempre più inaccettabile, e questo dovrebbe spingere l’amministrazione comunale a rivolgersi direttamente ai cittadini per impedire che sia fatta l’elemosina, contribuendo al sostegno delle persone bisognose attraverso modalità alternative perchè, è bene ricordarlo, non vi sono solo i questuanti gestiti dal racket, ma anche persone che veramente non hanno altri mezzi di sussistenza, e avrebbero bisogno di aiuto sotto forma di alloggi e pasti caldi. A nostro parere è giunto il momento di vietare che siano elargite somme di denaro a chi chiede l’elemosina in centro e fuori dagli esercizi commerciali, procedendo, allo stesso tempo, a sanzionare chi sarà trovato ad elargire somme in denaro ad accattoni. Sappiamo che può sembrare un provvedimento draconiano, ma alle volte le misure più drastiche sono necessarie, nel caso specifico per levare queste persone dalle mani di criminali che li sfruttano”.
Articolo precedenteAl via Energicamente, piattaforma per studenti, famiglie e insegnanti. Presentazione mercoledì 15 novembre
Articolo successivo La residenza del Conte Chigi ospita ”Sposi in Villa”