Così una nota del Comitato elettorale Simone Vigni.
“Non è una candidatura dettata od associabile a nessuna figura di spicco presente nel gruppo dirigente del PD locale o provinciale o nelle istituzioni – prosegue il comitato -, tantomeno incline ad accordi funzionali ad una gestione consociativa del partito.
Una indubbia eccessiva proliferazione delle candidature è un segnale evidente della necessità di un superamento delle divisioni che logorano la comunità di iscritti e simpatizzanti determinate più dagli interessi particolari di pochi che dalla testa e dal cuore di molti. Per questo la candidatura di Simone Vigni rappresenta in assoluta autonomia le istanze di una collettività ampia e l’interesse generale a riaffermare principi basilari per i quali ricercare, semmai, auspicabili convergenze. Non rappresenta certo il viatico alla legittimazione di eventuali accordi precongressuali che non risultano essere presenti e nemmeno all’ombra di una competizione che sarà l’unico terreno di confronto dirimente per la costruzione del futuro gruppo dirigente del PD cittadino”.