Carlo, passata l’emozione dei primi giorni, a mente lucida come ti senti?
“Molto bene perchè mi ritengo fortunato per la strada che ho fatto. Appena arrivato a Siena ho avuto la fortuna di esordire subito, pian piano nel mio percorso si sono aggiunte delle tappe e adesso è arrivata la vittoria. Ma spero che sia solo l’inizio…”.
Come dicevi, c’è voluto qualche anno prima che arrivasse l’affermazione, ma che le qualità c’erano era abbastanza chiaro…
“Sono molto contento. C’è voluto il cavallo giusto e la situazione giusta, oltre ovviamente alla fortuna. Per vincere il Palio ci vogliono tutte le componenti al loro posto”.
Nel lotto di agosto Porto Alabe non era il primo cavallo, ma ha dimostrato di essere più forte degli altri…
“Con il cavallo si è instaurato un bel feeling fin da subito. Stava benissimo, oltre ad essere tra i più esperti del lotto. Credo che fosse arrivato il suo momento perché nei palii precedenti tra la sfortuna, la posizione non felice al canape e altre cose, non era mai riuscito ad esprimersi al meglio. E’ stato un Palio positivo sia per me che per Porto Alabe”.
Qual è stato, a tuo parere, il momento decisivo della corsa?
«Sicuramente il secondo Casato, che ha condizionato in maniera positiva tutto il terzo giro. Il cavallo reagiva alla grande e mi ha permesso di attaccare la Chiocciola. Davanti i due cavalli giovani hanno commesso qualche errore in più, mentre Porto Alabe con la sua esperienza mi ha permesso di approfittarne”.
Quindi eri sicuro che saresti passato?
“No, sicuro no perché niente era scontato. Mi faceva molto paura il Montone con l’accoppiata vittoriosa di luglio, ma anche la Chiocciola anche se speravo, come poi è successo, che al terzo giro sarebbe calata. Porto Alabe, invece, aveva sempre fatto vedere anche in provincia di avere un bel finale e così è stato. Non era scontato passare in testa, ma ci ho sempre creduto”.
Parliamo del tuo rapporto con l’Onda…
“Un rapporto costruito nel tempo, con la contrada e con il capitano. Sapevano che avrei voluto montare nell’Onda se ci fosse stata la situazione giusta. Fortunatamente è arrivata, loro hanno deciso di montarmi ed io non posso che ringraziarli”.
Alessandro Toscano ha dichiarato che prima del fantino lo ha colpito la serietà dell’uomo Carlo Sanna.
“Mi fa molto piacere e credo che se una persona parla così è perché da parte mia ho sempre cercato di dimostrare che la mia parola ha un valore e se dico una cosa è quella. La correttezza e la lealtà pagano sempre. Finora ho avuto la fortuna di lavorare sempre con gente di parola”.
Quanto cambia questa vittoria per il futuro di Brigante?
“Non credo cambi molto. Le contrade con le quali avevo rapporti prima della vittoria penso che ci saranno anche in futuro ed i legami forti rimarranno tali. Forse la vittoria potrebbe aprire altre opportunità, ma la fiducia in me stesso e nel mio lavoro è sempre la stessa di prima”.
Chiudiamo con una dedica speciale per questa vittoria…
“A mio fratello che non c’è più, alla mia famiglia, mia moglie ed i bambini che mi sopportano tutti i giorni, e al popolo dell’Onda”.
di Gabriele Voltolini
Foto di Alessia Bruchi
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