Rimangono in dote due prove con spunti interessanti, ma soprattutto la “misteriosa” riunione straordinaria di questa mattina in Comune tra i capitani e il sindaco di Siena Bruno Valentini.
Partiamo proprio da questa, prendendo per buone le parole del primo cittadino che ha parlato di un summit logistico per definire l’orario di arrivo in Piazza delle contrade. In città hanno cominciato a circolare le voci più disparate riguardo alla riunione, da ipotetiche perquisizioni in una stalla di contrada fino ad un richiamo più forte verso le contrade rivali per un comportamento più consono. Meglio non approfondire, anche perché dobbiamo dare per buona la spiegazione di Valentini.
Passiamo alle prove, partendo da quella della mattina. La prima cosa che vogliamo commentare è la grande partenza della Lupa, con Carburo e Quore de Sedini che stanno salendo sempre più alla ribalta di questo Palio. Il cavallo è considerato tra i più potenti, ma l’obiettivo della contrada di Vallerozzi, legittimo stando al cappotto dello scorso anno, è quello di ostacolare l’accoppiata dell’Istrice, ma questo Quore sta veramente strappando consensi a destra e a sinistra. Altro spunto le schermaglie, già viste ieri sera, tra Oca e Torre. Stavolta è stato Andrea Mari a “chiamare” Bighino per quasi un giro, cercando di ostacolarne il passaggio e provando a mettergli pressione. Tutte situazioni psicologiche per prendere qualche vantaggio, oggi una ieri l’altra, in vista di una carriera che si annuncia “rovente” tra le due contrade. Nella prova della sera, invece, dopo le continue impennate del cavallo del Bruco tra i canapi, c’è stata una bella mossa con Selva, Montone e Aquila che sono uscite davanti e con la bella prova di Gingillo con Rocco Ro, un’accoppiata destinata a crescere nei quattro giorni.
Foto di Alessia Bruchi
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