I nostri panorami che non hanno eguali, i nostri anfratti in cui altrimenti non potremmo immergersi che ti regalano una dimensione fuori dal tempo e dalle tensioni giornaliere, le bellezze architettoniche, la cura dei nostri splendidi borghi. La Via Francigena ma non solo. Tutto questo e molto altro costituiscono un patrimonio inestimabile che dobbiamo conservare ed esaltare aprendoci al mondo”. Così interviene il segretario generale CGIL Siena, Claudio Guggiari.
“Ho già avuto modo di sottolineare come andando a piedi o in bicicletta quasi sempre non si trovino cartelli che identificano bene i sentieri della via medioevale, le sue intersezioni, i luoghi principali da visitare, la possibilità di riempire una borraccia, ma neanche brochure che individuino i percorsi ciclo-pedonali in grado di coinvolgere emotivamente il viandante, oppure come si vada a costruire nuove arterie o manutenerne altre senza magari domandarsi se una corsia di due metri laterale potrebbe favorire un turismo lento sempre più emergente.
Ma oggi voglio sottolineare anche un’altra questione. Insieme ad un amico di pedalata abbiamo pensato di dedicarci per un giorno ad un’escursione che ci permettesse di misurare i nostri limiti ed assecondare la voglia di ammirare la terra di Toscana recandoci al mare. Siamo ciclisti amatoriali e come tali scartiamo l’ipotesi di un rientro a casa sempre in bici nella stessa giornata. Veniamo a sapere che non esistono corse di mezzi pubblici su ruota, neanche su prenotazione, che ci possano consentire il rientro: proprio non esiste il servizio, semmai solo per le biciclette pieghevoli!!! Ci dirottiamo allora speranzosi sul treno: il servizio c’è, ma siccome c’è anche una frana fra Grosseto e Buonconvento hanno allestito un servizio di navetta su ruota sostitutivo! Quindi Follonica in un giorno diventa una chimera! Mi pare che ci sia di che riflettere e soprattutto tanto da fare…”