che verrà riequilibrata dall’arrivo delle cartelle per il pagamento della tassa di bonifica, che da quest’anno dovranno pagare anche i cittadini senesi e che servirà per mantenere e giustificare le poltrone dei soliti politicanti trombati.. Insomma, come si dice, il solito “guadagno di pottino”.” Così l’inizio di un comunicato dell’associazione Uniti per Siena.
“Peccato, però, che se guardiamo gli altri comuni della Toscana i cui cittadini hanno avuto coraggio di cambiare amministrazione e che fanno parte dell’Ato 6, cioè Grosseto ed Arezzo – prosegue Uniti per Siena -, la diminuzione è stata nettamente maggiore rispetto a quella messa in campo dal Comune di Siena.
A nostro giudizio la diminuzione della pressione fiscale deve riguardare tutte le categorie dei cittadini, delle realtà economiche e delle famiglie, se vogliamo veramente che Siena torni a crescere, se si vuole veramente ridare slancio all’iniziativa imprenditoriale e commerciale e se si vuole che i cittadini abbiano più respiro e possano utilizzare al meglio e disporre più serenamente delle loro entrate”.