Lo ha detto il presidente della fondazione Mps, Massimo Clarich, intervistato da Sebastiano Barisoni nel corso del Focus Economia su Radio 24.
“Se ci sono stati degli abusi – ha aggiunto Clarich – e delle situazioni anomale, intanto c’è la magistratura che può indagare e in ogni caso vedrei un fuoco da porre più su chi ha erogato dei crediti piuttosto che su chi li ha presi. Chi ha ricevuto il credito bene o male aveva presentato un progetto e un piano industriale che, assumiamo in buona fede, riteneva potesse essere finanziato se i criteri sono stati invece di grande generosità da parte di chi ha deciso l’erogazione del credito metterei il fuoco e l’accento e anche la colpa su chi ha usato una politica di facile credito”.
Circa il cambio del management, Clarich ha affermato che “sicuramente sembra essere stata un’incursione dall’alto e questo ovviamente non è un segnale che credo sia piaciuto a molti. Sulla professionalità dell’amministratore delegato attuale, posso nel piccolo anche io testimoniare, che è sicuramente un manager eccellente”.
“A Siena – ha concluso il presidente della Fondazione Mps – c’è una espressione che io ho imparato a conoscere appena arrivato, il così detto Groviglio Armonioso, che è la causa di tante decisioni. Nel periodo in cui sono stato presidente della Fondazione, con l’ambiente locale non ho percepito situazioni anomale, nel senso a cui stava alludendo il presidente Profumo, che per altro forse ha avuto un’esperienza un diversa dalla mia”.