“C’è ancora il passaggio con le istituzioni europee che sarà essenziale”.
Ai giornalisti che gli chiedevano cosa si aspettasse dal bilancio 2016 in approvazione da parte della banca senese, di cui la Fondazione Mps è attualmente azionisti con lo 0,1, Clarich ha risposto: “Staremo a vedere, non ho alcuna anticipazione, ma ovviamente l’auspicio è che prosegua il percorso di risanamento”.
Sulla diffusione della lista dei grandi debitori di Mps, Clarich ha affermato: “Personalmente sono contrario, penso che non sarebbe normale. Si tratta normalmente di attività aziendali riservate e non credo che, giuridicamente, la banca possa farlo”, ha aggiunto Clarich. “Sarebbe anche un segnale, sul piano aziendale, non particolarmente positivo, perché il rapporto di confidenzialità e riservatezza della clientela con la propria banca è fondamentale”.