“Stare “insieme” ai cittadini in una società in continuo mutamento – commenta Michele Pescini, sindaco di Gaiole – impone una visione e una modalità di azione: dobbiamo essere veloci e capaci di mettere in discussione il passato. È con questi criteri che è stata pensata la nuova struttura. Le impalpabili e ridondanti articolazioni organizzative in cui era complesso individuare le responsabilità sono andate in pensione. Abbiamo deciso di semplificare e valorizzare le persone che abbiamo. Riteniamo sia un bene per i cittadini e per il personale.”
Il Comune di Gaiole era strutturato in 8 settori corrispondenti ad altrettante posizioni organizzative. Nonostante che i ruoli fossero coperti in taluni casi in forma associata, i costi erano notevoli e i servizi al cittadino presentavano pesanti lacune.
“È stato necessario prendere atto del fallimento delle gestioni associate e dell’Unione dei Comuni – continua il sindaco – Nei confronti dei cittadini abbiamo il compito di essere chiari e trarne le debite conseguenze.”
Oggi nel Comune i settori sono 3 di cui 1 è coperto, gratuitamente, dal vicesindaco e comandante della Municipale. Il settore tecnico ha come competenze i lavori pubblici, l’ambiente, la protezione civile, l’edilizia privata, l’urbanistica e la gestione del patrimonio immobiliare. L’area amministrativa comprende gli affari generali, la casa, scuola e turismo, il commercio, l’anagrafe e lo stato civile, il bilancio e provveditorato, i tributi, il personale, l’assistenza sociale, l’associazionismo, lo sport e il tempo libero. A Daniele Scarpelli, vice sindaco, fa capo la Polizia Municipale.
Il nuovo organigramma determina, oltre a un nuovo modo di lavorare, risparmi immediati e consente di investire in nuovo personale. Per rafforzare gli uffici sono già in corso due procedure per assumere un istruttore tecnico e un amministrativo.
“Gaiole compie un passo in avanti – conclude Pescini – perché adotta uno schema razionale, semplice e a tutela innanzitutto del rapporto tra cittadini e struttura pubblica. Un Comune forte e “facile da usare” è un modello capace di futuro, pronto a recepire innovazione e trasformazioni.”